Sembrerebbe fare acqua da tutte le parti, il piano regionale dei rientri per le persone residenti in Calabria, attualmente fuori regione. Purtroppo, sebbene la regione avesse previsto controlli a tappeto per chi rientrava, in aereo, treno e mezzo proprio, in tutte i principali accessi alle regione, comprese stazioni ed aeroporti, le notizie che vengono fornite dalla stampa regionale e dagli addetti ai lavori, lasciano di stucco.

In molti, affermano, che per le persone rientrate in Calabria sia facoltativo fare o meno il tampone. Se confermato, sarebbe un errore epico da parte di chi voleva blindare la Calabria fino a qualche giorno fa. Inoltre l’autorevole testata “Lacnews24” ha lanciato questa indiscrezione “….Nella stessa ordinanza che prevede i controlli, emanata nella serata di ieri, la Regione precisa: «Coloro che si sottoporranno al test, a seguito di comunicazione dell’esito negativo e valutazione da parte dei Dipartimenti di Prevenzione delle Asp di appartenenza, potranno interrompere l’isolamento domiciliare previsto dal punto 3 dell’Ordinanza del Presidente delle Regione Calabria n. 38 del 30 aprile 2020». In sintesi, se il tampone darà un esito confortante si potrà uscire di casa nei casi previsti dalla normativa nazionale e regionale, adeguandosi alle regole che valgono per tutti gli altri….

Sulla vicenda, senza mostrare indugi, è intervenuto il segretario Questore dell’assemblea regionale, Graziano Di Natale, affermando “I tamponi non possono essere facoltativi”. Nel richiedere al governo regionale, opportuni chiarimenti, ha così proseguito l’intervento “Sono a dir poco preoccupato di quanto sta succedendo in queste ore.
Potrei dire che avevo ragione a chiedere l’obbligo dei tamponi.
Alcuni sanitari mi riferiscono che i soggetti rientranti si stanno rifiutando di sottoporsi a tampone perché lo stesso sarebbe facoltativo.
Questa cosa –Conclude il consigliere regionale eletto nella lista “IoRestoInCalabria” mette a serio rischio la sicurezza dei rientri e ho appena chiesto un intervento urgente della Regione che ha il dovere di fare chiarezza“.