L’ADESIONE AL PARCO MARINO È UN’IPOTECA SULL’UTILIZZO DELLA COSTA, EVITIAMO SOLUZIONI AFFRETTATE

Con convocazione notificata ieri, l’amministrazione Perrotta ha indetto per domani 5 marzo 2021, ore 11:00, un Consiglio Comunale aperto in seduta straordinaria e urgente per deliberare sull’adesione del Comune di Scalea al Parco Marino Riviera dei Cedri ovvero, per esprimere indirizzo favorevole alla inclusione del tratto costiero del Comune di Scalea nel Parco Marino Protetto Riviera dei Cedri istituito con Legge Regionale n. 9 /2008 quale Area Protetta di Scalea.

La proposta di delibera è affrettata e non può essere discussa in questa maniera, senza il preventivo coinvolgimento dell’intera città, soprattutto in considerazione degli effetti che derivano dall’apposizione di vincoli ambientali. È noto, infatti, che le aree sottoposte a vincoli presentano più di una limitazione per tutte le attività ordinarie e straordinarie, dalle attività di pesca alla fruibilità comune, fino alle attività di maggiore rilievo, e non si comprendono le ragioni di volersi assoggettare a queste limitazioni laddove la tradizione scaleota ha sempre manifestato grande rispetto per il mare e le aree costiere, né si sono mai registrati particolari allarmi in tal senso.

Inoltre, si consideri come la proposta in questione si ponga in aperta contraddizione con il programma dell’amministrazione in tema di porto turistico, per il quale si è previsto quantomeno un referendum consultivo, mentre l’inclusione nel Parco Marino precluderebbe sul nascere ogni futuro discorso su un approdo portuale di qualsiasi genere per la nostra cittadina. Quantomeno per una questione di linearità in relazione alla portata preclusiva per la realizzazione del porto, anche l’adesione al Parco Marino dovrebbe essere preceduta da referendum consultivo.

In ogni caso, l’adesione al Parco Marino costituisce una seria ipoteca per il futuro utilizzo della costa, i cui esatti termini andrebbero meglio discussi con la cittadinanza tutta, per un fatto di chiarezza e di rispetto verso la città, il cui futuro non può essere impegnato e vincolato in questa maniera, con una riunione di consiglio convocata la sera per la mattina.

La soluzione che proporremo noi sarà un rinvio per consentire una maggiore partecipazione collettiva alla decisione, ma, dati i precedenti, sappiamo bene che il rinvio non ci verrà concesso. Senza rinvio il nostro voto sarà del tutto ininfluente, e la decisione della maggioranza senz’altro scorretta, quantomeno per il modo di procedere. Nel frattempo riteniamo però doveroso unirci a quanti, già stamattina, hanno spontaneamente lanciato l’allarme per quella che potrebbe essere una decisione decisamente pregiudizievole per il futuro di Scalea, e chiediamo insieme a loro che sull’adesione al Parco Marino si evitino soluzioni affrettate e si coinvolga la collettività.

GRUPPO CONSILIARE PER SCALEA.