Partendo da un dato amministrativo, la maggioranza di governo a Fuscaldo, ormai prossima alla fine del mandato, non avrebbe ingoiato il calice amaro, dulla nuova caserma dei vigili del fuoco. Nonostante dai banchi della maggioranza arrivino segnali di distensione, anti campanilistici, qualcuno non avrebbe ancora accettato lo smacco subito.

Se è vero che i Ramundiani siano convinti di aver fatto bene i compiti a casa, presentando un iter corretto, per alzare a Fuscaldo la nuova sede dei vigili del fuoco, daltrocanto ci sono da capire i motivi che hanno spinto il Ministero ad optare per il progetto paolano.

Stando ad indiscrezioni sarebbe finito sul banco degli imputati qualche esponente politico “Sovracomunale” della giunta, che non avrebbe “Spinto” politicamente in maniera adeguata, probabilmente per non gustarsela con i referenti Paolani.

Ma se la Caserma dei vigili del fuoco, può rappresentare un dilemma sicuramente risolvibile, senza cadere in campanilismi, gli uomini del sindaco Ramundo stanno ragionando sul nome del candidato a sindaco da presentare, dato che Ramundo ha espletato due mandati ed è incandidabile.

Paolo Cavaliere. È lui il cavallo di razza scelto, da una parte, del governo fuscaldese.

Il nome di Cavaliere però, non soddisferebbe tutti. Un’area dei ramundiani spingerebbe per un candidato di superamento, un nome nuovo, non invischiato nella quotidianità amministrativa dell’ente, in questi dieci anni.

Un nome di spessore, ma “Fresco” per continuare a governare e scongiurare il passaggio di consegne con l’altro candidato a sindaco, Davide Gravina, che continua a correre.