Comunicato alla Cittadinanza di Belvedere Marittimo da parte dei Medici di famiglia.

Nella giornata di ieri è stata pubblicata sul web una lettera aperta, che ha toccato diversi punti riguardanti l’Assistenza Primaria nel nostro comune, che meritano di essere chiariti.
Prima di tutto una doverosa premessa: dal 13 marzo 2020 il Gruppo Operativo Aziendale dell’ASP di Cosenza COVID 19 ha comunicato la procedura di regolamentazione dell’accesso presso gli studi medici di Medicina Generale, proibendone il libero accesso ed incoraggiando l’utilizzo del telefono per richiesta di prescrizioni o visite, da eseguire solo se non differibili, e dotati di adeguate protezioni ( DPI). Superfluo aggiungere che tuttora il triage telefonico è indispensabile prima di effettuare qualunque prestazione medica, e che vengono incentivate anche a livello nazionale dalla FNOMCEO, ove disponibili, modalità di videoconsulto o di consulenza specialistica telefonica.
In aggiunta a tutto questo, già da diverse settimane nel nostro comune c’è la sospensione di diverse attività dalle ore 15, allo scopo di evitare quanto più possibile la circolazione delle persone e per incentivare le misure d’isolamento.
Per questa ragione abbiamo preso da tempo la decisione fino a nuove disposizioni di mantenere l’apertura dello studio nelle sole ore mattutine, proseguendo le attività di routine che possiamo effettuare e mantenendolo chiuso al pubblico, come da comunicazione dell’ASP, salvo esigenze indifferibili. Per la stessa ragione abbiamo invitato a telefonare sia al numero fisso dell’Associazione sia ai numeri di cellulare dei singoli medici, che sono affissi alla vetrata esterna, richiedendo chiaramente di non stazionare davanti alla porta dello studio per evitare inutili e sanzionabili assembramenti. Per evitare, inoltre, inutili disagi abbiamo istituito un servizio di trasporto delle ricette direttamente nelle farmacie che i pazienti indicano, così da poter ritirare direttamente in loco i farmaci senza dover fare inutili attese (chi ha scritto parla di file!): l’attività di studio si ferma in un orario che consenta proprio tale trasporto. L’attività pomeridiana dei singoli medici è spesso proseguita anche da casa, soprattutto per la prescrizione di farmaci salvavita.
Ci sembra di poter dire che in un momento davvero particolare della nostra vita la disponibilità non sia proprio mancata: certo le linee sono intasate, spesso non si fa in tempo a chiudere una comunicazione che giunge un’altra telefonata, e qualche disagio è inevitabile. In più, quanto viene evidenziato dalla lettera in riferimento ai farmaci presi senza prescrizione, è da prendersi come fatto occasionale correlabile a farmaci particolarmente importanti terminati, consegnati verosimilmente proprio per evitare ulteriori disagi a pazienti in terapia cronica.
Per quanto riguarda il periodo apertura degli ultimi giorni di aprile ci premeva sottolineare che il lavoro di medici convenzionati con il SSN ha delle regole ormai ben note: dalle ore 10 del giorno prefestivo fino alle ore 8 della mattina del primo giorno lavorativo è attivo il servizio di Guardia Medica, che per quanto ci riguarda ha sede nel comune di Sangineto. In questo mese di aprile si è verificata una combinazione di date che hanno comportato più giorni di attività di Guardia Medica: tuttavia, solo per fare un breve commento, nella giornata di oggi 30 aprile anche dal nostro domicilio abbiamo svolto attività per quanto c’è stato richiesto e data disponibilità telefonica come in un normale giorno feriale.
Ci preme, infine, fare un’ulteriore precisazione nel rispedire al mittente le accuse di scarsa disponibilità: più volte nella lettera è stato fatto riferimento ad una “casta”. Bene, secondo lo scrivente tutelato da un vile anonimato, questa casta “perde colpi”, “si arrocca”, viene paragonata a colleghi di altre zone d’Italia dal comportamento evidentemente migliore.
Infine si parla di senso della misura (quale?) perduto e si fa riferimento al rapporto lavoro/retribuzione: sappia il vile scriba che se si opera nel rispetto delle regole stabilite, come già citato in precedenza, se si danno numeri di cellulari invitando a chiamare quando si vuole (disponibilità ore 8-20 tutti i giorni feriali), se ci si mette a disposizione per trasportare quotidianamente le prescrizioni alle farmacie, non si fa altro che il proprio dovere secondo quanto sancito e retribuito da regolare convenzione con il SSN e con la dovuta attenzione verso fasce deboli della popolazione. Non c’è dunque appartenenza a nessuna casta privilegiata ed è semplicemente disgustoso insinuare che qualcuno svolga il proprio compito professionale meglio o peggio di chiunque altro: onoriamo la memoria di chi ha avuto la sventura di trovarsi a combattere una battaglia spesso senza armi adeguate e senza protezioni, non citandoli a sproposito allo scopo di perseguire ignobili scopi personali”.

I Medici di Famiglia di Belvedere Marittimo