Un laboratorio di emodinamica pubblico sul Tirreno Cosentino; questa
mattina, nell’aula consiliare “F. Lo Giudice” del comune di Paola, si è
tenuta una iniziativa molto partecipata, sebbene svolta nel rispetto
delle norme vigenti, promossa dal Consigliere regionale, Graziano Di
Natale, membro dell’ufficio di presidenza della Regione Calabria, alla
quale hanno preso parte diverse personalità del comprensorio Tirrenico.
Tra i presenti il Sindaco di Paola, Roberto Perrotta, il Presidente del
Consiglio Comunale, Barbara Sciammarella, i membri della maggioranza,
l’Assessore Ernesto Trotta, il primo cittadino di Fuscaldo, Gianfranco
Ramundo, l’amministrazione comunale di Acquappesa con il Sindaco
Francesco Tripicchio, il Sindaco di Longobardi, Giacinto Mannarino, i
rappresentanti dei comuni di Guardia Piemontese, San Lucido e
Fiumefreddo.
Prezioso anche il contributo, al tavolo dei relatori, della Croce Rossa
Italiana, dell’associazione ‘gli amici del cuore’, di diversi operatori
sanitari, del sindacalista Robertino Serpa, dei medici Cosimo De
Matteis e Lucio Sbano.
A fare le veci di casa il segretario-questore dell’assemblea regionale,
presentatario della Mozione N.61 per la realizzazione di un laboratorio
di emodinamica per la cardiologia UTIC presso lo Spoke Paola-Cetraro,
oggetto dell’iniziativa. “Oggi, dal Tirreno Cosentino, parte una
proposta unitaria nata dal basso e scevra da qualsivoglia
condizionamento politico, come è giusto che sia sulla sanità pubblica. È
significativa la presenza di così tanti amministratori e sindaci del
territorio poiché è palese che questa debba essere una battaglia da
condurre insieme per poter godere di un servizio sacrosanto per tutti
noi”. È quanto afferma, esprimendo moderata soddisfazione, Graziano Di
Natale, che così prosegue: “Dai dati ISTAT nel 2016 emerge che tra le
patologie più diffuse e principalmente responsabili della mortalità in
Italia un’elevata percentuale è rappresentata dalle malattie
cardiovascolari. In particolare la Sindrome Coronarica Acuta (SCA) è
attualmente gravata da un’elevata incidenza, prevalenza e mortalità. Il
costo di un paziente che viene trasferito, dai nostri ospedali pubblici
poiché sprovvisti di servizi emodinamici, in altre strutture private,
quindi erogabili a pagamento, è superiore a 5000 euro.
Inoltre -prosegue l’esponente politico nel suo dettagliato intervento-
dal 2015 ad oggi sono state trasferite oltre 234 persone con sindrome
coronarica acuta, di cui 135 verso struttura privata. Conti alla mano,
si spende più di un milione di euro nei centri privati a causa della
totale assenza di servizi pubblici nei nostri presidi”.
L’attenzione del vicepresidente della commissione regionale Anti
‘Ndrangheta è concentrata sulla fruibilità delle prestazioni erogabili:
“Rendo noto che, nella zona dell’alto Tirreno Cosentino, la possibilità
di poter effettuare un’angioplastica coronarica primaria sicuramente
riduce i tempi precoronarici trasferendo direttamente il paziente in una
struttura idonea con emodinamica cardiologica evitando inutili
trasferimenti da strutture ad altre.
In quest’ottica, considerata la distanza presso il punto collocato a
Cosenza, L’U.O.C di Cardiologia ed UTIC di Paola è l’unica del SSN
operante per una vasta zona che va da Praia a Mare a Campora S. Giovanni
per un bacino d’utenza di 136.561 abitanti, superiore a qualsiasi altro
distretto sanitario”.
L’esponente politico, al fine di stroncare sul nascere ogni polemica,
lancia un’accorato appello: “Questa non è la mia battaglia politica e
non è campagna elettorale. Non è nemmeno una proposta calata dall’alto.
Per tutte queste ragioni impegno la giunta regionale affinché vengano
adottate tutte le misure necessarie al fine di realizzare un Laboratorio
di Emodinamica per eseguire dette procedure invasive. Esiste una buona
politica che va oltre gli steccati e non teme di proporre e di produrre
risultati. Auspico -conclude Di Natale- un coinvolgimento maggiore col
passare del tempo perché l’emodinamica sul Tirreno Cosentino
rappresenterebbe uno scatto d’orgoglio importante. Noi mandiamo un
segnale alle istituzioni, all’Asp, ai commissari: “Vogliamo che si torni ad investire nella sanità pubblica. Consapevole del mio ruolo
istituzionale prometto massimo impegno”.