VIDEOSORVEGLIANZA: IL FALLIMENTO E’ DI CHI BLATERA
Anno nuovo vita vecchia. Le opposizioni continuano a rincorrere spazi e titoli ad effetto sui giornali ignorando, o facendo finta di ignorare, la realtà dei fatti. Entrambi i gruppi di opposizione si sono affrettati a puntare il dito contro la posizione del comune di Scalea nella graduatoria per il bando della videosorveglianza tentando di buttare fumo negli occhi alla cittadinanza con il paragone tra Sangineto e Tortora, comuni ammessi al finanziamento, e Scalea, come se l’ammissione di questi comuni avesse determinato l’esclusione della nostra città dal finanziamento.
E’ triste il tentativo di evidenziare la posizione 1114 occupata in graduatoria dal comune di Scalea che non rientra tra i beneficiari per soli 6,02 punti complessivi. Il bando premiava i piccoli comuni e quelli che partecipavano alla richiesta dei fondi con una quota di cofinanziamento. Noi abbiamo provato ad ottenere il 100% dell’importo perché impegnare il 35%, ovvero circa 70mila, come quota di cofinanziamento per ottenere un punteggio sicuramente più alto, al momento della presentazione del progetto non era né possibile né opportuno.
E’ doveroso ricordare infatti ai consiglieri di opposizione e a tutta la cittadinanza che il bando per la videosorveglianza con scadenza 15 ottobre 2020 è stato redatto in tempi record da questa amministrazione quando ancora non si poteva rischiare di spendere soldi di un bilancio incerto e sul qual pendeva la scure del probabile dissesto scongiurato poi con l’accoglimento del ricorso.
E’ doveroso inoltre ricordare che la graduatoria era a carattere nazionale e che i criteri per l’assegnazione dei punteggi non sono stabiliti dall’amministrazione comunale di Scalea. Quindi, vista la capacità di analisi di quanti si impegnano in dissertazioni di filosofia politica, sarebbe bastato leggere la graduatoria ed evitare di chiedere spiegazioni pretestuose a questa amministrazioni sul motivo dell’esclusione dal finanziamento.
Si fa presto a parlare di fallimento o di progetto bocciato quando sarebbe facile comprendere che ai bandi si partecipa con la possibilità di ricevere o meno il finanziamento e che, in ogni caso, il progetto per la città di Scalea è risultato ammissibile seppur non finanziato. Abbiamo preferito partecipare piuttosto che rimanere alla finestra ed è chiaro che l’esito non ci soddisfa mentre pare che qualcun altro sia invece felice se a Scalea non arrivano finanziamenti.
D’altra parte negli ultimi anni, quando chi oggi abbaia alla luna amministrava o stava alla finestra in attesa del suo turno che grazie ai cittadini di Scalea non è arrivato, purtroppo nessun finanziamento è arrivato in città. Forse Scalea non è stata ammessa al finanziamento perché la commissione di valutazione ha pensato che la partecipazione del nostro comune fosse uno scherzo visto negli ultimi anni non aveva mai partecipato a niente.
La differenza sostanziale tra la maggioranza e le opposizioni non sta soltanto nel fatto che a noi tocca l’onere e l’onore di amministrare e di tentare ogni strada per risollevare questa città e a loro fare opposizione “costruttiva” con tanto di trattati di filosofia politica che lasciano il tempo che trovano.
La differenza sta nel fatto che noi lavoreremo per i prossimi cinque anni per la città e non per carriere personali o altri interessi come purtroppo è stato in passato.
Continueremo a presentare progetti consapevoli che non tutti andranno a buon fine e soltanto il tempo e il giudizio della popolazione ci dirà se abbiamo operato bene o no. Ci auguriamo che le opposizioni non si appiattiscano alle posizioni della maggioranza ma continuino a manifestare con il loro modo di fare, il loro modo di essere.

Il Sindaco Avv.to Giacomo Perrotta.

La Replica di “Per Scalea”

In riscontro alla nota appena diramata dal sindaco nei confronti delle opposizioni, mi corre l’obbligo di precisare che il problema sollevato da questo gruppo non risiedeva certo nell’esito della partecipazione al bando, ma nella omessa comunicazione alla cittadinanza del risultato.
Trattasi, all’evidenza, di aspetti tra loro diversi e, giustamente, sull’argomento il sindaco glissa.
Se da un lato si pubblicizza con enfasi ogni attività amministrativa come l’inizio di una nuova era, dall’altro si dovrebbe avere l’umiltà di informare la collettività di un risultato diverso da quello da tutti sperato.
Peraltro, i toni dell’intervento del sindaco, dettati probabilmente da un momentaneo eccesso di nervosismo, mal corrispondono ai toni ed ai termini usati da questo gruppo nei propri interventi, espressi sempre in maniera adeguatamente rispettosa nei confronti delle persone cui sono destinati e dei ruoli da queste rivestiti.
Il tutto sempre con lo stesso auspicio di concorrere, ognuno secondo i propri ruoli, alla crescita collettiva ed al bene comune.


Gruppo Per Scalea, il capogruppo, Angelo Paravati