È SEMPRE COLPA DI QUALCUN ALTRO ED È SEMPRE IL CITTADINO A PAGARE, FORSE…


Anche sulla storia dei tributi abbiamo appreso che la colpa è sempre di altri, questa volta non più gli amministratori del secolo scorso o dei decenni precedenti, ma dei dipendenti comunali e finanche del commissario prefettizio…
Questo, per quanto registrato nel consiglio comunale odierno, il pensiero del sindaco Perrotta, che nel giustificare la propria resistenza a revocare aumenti ingiusti non ha minimamente sfiorato le questioni reali (delibere fuori termine e mancata pubblicazione sul portale del MEF), ma ha dato lettura di un testo redatto dai funzionari comunali su “sollecitazione” dell’amministrazione per dire, in buona sostanza, che gli aumenti erano “necessari”. In pratica, il peggior modo di disfarsi delle proprie responsabilità politiche: cercare di scaricarle su funzionari e dipendenti.
E perché questi aumenti erano necessari? Questo lo dice il sindaco con parole sue, riferendosi non tanto a questioni di interesse collettivo, perché peraltro nel frattempo la Sorical ha riconosciuto l’esagerazione della propria pretesa ed ha ridotto i costi, ma al fatto che, -afferma Perrotta-, “Se io fossi venuto qui a certificare la mancanza degli equilibri, la conseguenza è lo scioglimento del consiglio”, cosa peraltro non vera, perché ai sensi di legge l’accertamento dello squilibrio è solo il presupposto per intervenire sulle tariffe.
Dunque, in fin dei conti, l’aumento è stato determinato non tanto dai costi incerti, che infatti la Sorical – come da noi sostenuto da tempo- ha capito di dover ridurre, ma dal timore del sindaco, peraltro infondato, di dover mettere in discussione la propria permanenza in carica.
Inutile dire che anche la colpa del mancato adeguamento delle tariffe entro il 30 ottobre è di altri, in questo caso addirittura del commissario prefettizio, nei cui confronti il sindaco muove precise contestazioni: “I costi verso cui tendere con le tariffe approvate dal commissario erano ampiamente conosciuti. Il commissario sapeva quali erano i costi. Per quale motivo in sede di approvazione ha confermato le tariffe 2019?”. Naturalmente non è così, perché il commissario è andato via il 21 settembre 2020 mentre il termine per adeguare le tariffe era il 30 ottobre… Chi amministrava in questo periodo? E se, come dice sempre il sindaco, già a settembre “l’adeguamento veniva richiesto dal settore entrate” perché la sua amministrazione non vi ha provveduto entro il 30 ottobre? Ma, soprattutto, perché la riduzione dei costi Sorical non è stata chiesta prima di aumentare le tariffe?
Dunque, alla fine di questo Consiglio tanto atteso rimane l’illegittimità degli aumenti ed il solito tergiversare del sindaco Perrotta che distribuisce responsabilità a chi capita, prova a giustificare gli errori della sua Giunta con inusitate relazioni tecniche che, di fatto, sul piano politico non lo giustificano affatto, e, soprattutto, continua ad assoggettare i cittadini a pagamenti illegittimi ed ingiusti.
In fin dei conti un’occasione persa per l’amministrazione in carica di avviarsi ad un approccio responsabile ed obiettivo verso la collettività, nei cui confronti il miglior tributo sarebbe stato una semplice ammissione degli errori commessi, e di fronte ad una cosa del genere noi saremmo stati i primi a renderne merito.
Per fortuna non è detto che l’ingiustizia debba essere comunque subita. La questione è stata portata all’attenzione del Garante del contribuente e del Ministero dell’Economia, diversi cittadini si sono rivolti all’A.G. ed altri potrebbero farlo rispetto alle singole pretese, per cui, se errori ci sono stati, e secondo noi sono evidenti, la giustizia saprà rilevarli con ogni tutela per cittadini e contribuenti.

Gruppo Consiliare “Per Scalea”.