La Giunta comunale di Scalea con la delibera 109 del 23 giugno proposta dall’assessore all’ambiente Davide Manco ha disciplinato il controllo dei campi elettromagnetici da antenne radio di telefonia mobile sul territorio comunale. Richiamando la Legge quadro 36/01 sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, che riguarda tutti gli impianti, i sistemi e le apparecchiature per usi civili e militari che possono produrre l’esposizione della popolazione e dei lavoratori ai campi elettromagnetici compresi tra 0 Hz (Hertz) e 300 GHz (Giga Hertz). Con il supporto tecnico e le funzioni di controllo demandate all’Arpa Calabria, il Comune di Scalea intende avviare una rigorosa programmazione di interventi, sul territorio comunale, finalizzata a misurare e monitorare, con accertamenti strumentali sul campo, il rispetto dei parametri di legge in materia di campi elettromagnetici determinati da impianti di antenne installati e destinate alla telefonia mobile; avviare strategie improntate alla pianificazione condivisa (best siting) con i gestori di telefonia con il fine di migliorare il posizionamento degli impianti e, per l’effetto, di minimizzare l’incidenza dei campi elettromagnetici sulla popolazione residente e sull’ambiente. L’iniziativa punta così a garantire il rispetto parametri fissati dal legislatore quali limiti di esposizione per la tutela della salute dagli effetti acuti; valori di attenzione che non devono essere superati negli ambienti adibiti a permanenze prolungate per la protezione da possibili effetti a lungo termine; obbiettivi di qualità da conseguire nel breve, medio e lungo periodo per la minimizzazione delle esposizioni, con riferimento a possibili effetti a lungo termine. Nella delibera è specificato che la legge quadro assegna specifiche competenze ai vari enti statali ed in particolare: lo Stato determina i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obbiettivi di qualità, la promozione delle attività di ricerca e di sperimentazione tecnico-scientifica nonché di ricerca epidemiologica e lo sviluppo di un catasto nazionale delle sorgenti; le Regioni determinano le modalità per il rilascio delle autorizzazioni all’installazione degli impianti, la realizzazione del catasto regionale delle sorgenti, l’individuazione di strumenti e azioni per il raggiungimento di obbiettivi di qualità; le ARPA regionali svolgono attività di vigilanza e controllo a supporto tecnico delle relative funzioni assegnate agli enti locali; i Comuni e le Province svolgono le rispettive funzioni di controllo e vigilanza. La delibera di Giunta costituisce direttiva vincolante per l’Ufficio Urbanistica che darà avvio a tutte le attività di verifica sugli impianti di telefonia mobile esistenti in ambito comunale, mediante ausilio qualificato dell’Arpacal che eseguirà accertamenti strumentali sul campo come da Linee Guida Arpacal per le attività dei servizi radiazione e rumore.