Riceviamo e pubblichiamo:

«Il cliché è sempre lo stesso. Dopo aver minacciato praticamente tutta la popolazione attraverso i social, interviene lo staff occulto del Sindaco Vetere, che lo bacchetta e gli fa comprendere che forse non è il caso di insultare chiunque, se si vuole essere eletti in regione. E dopo parole cattive, livorose, che esprimono la mascolinità più tossica, i post attuali del Sindaco sono intrisi di miele, buoni propositi, lode e amore, con toni drammatici da telenovela turca. È tutto un susseguirsi di brave persone, di paesaggi da cartolina, di lodi sperticate (e anche fuori luogo) di chicchessia, solo per dimostrare che anche lui sa essere un uomo probo. In realtà, chi lo conosce si fa una lunga risata e aspetta il prossimo scivolone, perché arriverà, eccome se arriverà, come è sicuro che al lunedì segue il martedì. Perché, vedete, potete cercare di ammorbidire l’immagine di un individuo con strategie comunicative più o meno palesi e, onestamente, anche piuttosto ingenue, ma quando una persona pensa il male degli altri, prima o poi, il suo vero volto esce fuori e, di solito, più prepotente di prima.

Detto questo, lo sapevate che in mezzo a tutto questo buonismo da bar, l’amministrazione Vetere ha alzato le tasse? Ebbene, durante l’ultimo Consiglio Comunale, con, ovviamente, i voti contrari dell’opposizione, vi hanno alleggerito i portafogli di qualche altro euro. Vi diamo qui qualche dettaglio tecnico.

L’aumento sarà del 20% sulla TARI, (con un’aggiunta fissa di 6 euro per finanziare il bonus sociale rifiuti), una misura che, invece di essere sostenuta da fondi mirati, grava su tutti i contribuenti, compresi quelli che già fanno la differenziata senza bisogno di essere minacciati.

Ma il sindaco non si limita a far pagare di più: vuole trasformare gli amministratori di condominio in sceriffi della spazzatura, imponendo loro di acquistare nuovi bidoni senza consultare le assemblee. Peccato che, come ogni studente di diritto condominiale sa, le spese straordinarie devono essere approvate dai proprietari, non decise a bacchetta dal primo cittadino.

Noi, come opposizione, invece di sparare minacce, abbiamo proposto soluzioni concrete:

Raccolta notturna per evitare il degrado diurno;

Bidoni supplementari per i grandi condomini, finanziati dal Comune;

Isole ecologiche accessibili per chi non riesce a rispettare i calendari rigidi;

Raccolta differenziata potenziata nella zona mare, dove il turismo aumenta il carico di rifiuti.

Invece di ascoltare, Vetere preferisce minacciare di lasciare la spazzatura nei parchi, come se fosse un ricatto degno di un film sui casalesi.

Ma non solo. È estate? Ed ecco che l’epopea dell’acqua da razionare si fa di nuovo prepotente.

Il servizio idrico è un disastro: +10% in bolletta, ma zero investimenti per ridurre le perdite di rete o le interruzioni continue. Noi dell’opposizione abbiamo fatto notare che, invece di far pagare i cittadini per un servizio scadente, l’Amministrazione avrebbe dovuto:

Mappare le perdite e riparare le condotte;

Incentivare il riutilizzo delle acque depurate;

Potenziare le infrastrutture per evitare i continui “salti” del servizio.

Invece ci tocca pagare, per avere un servizio malfunzionante e approssimativo.

Pensate sia finita qui?

Le perle estive, votate dai Consiglieri di maggioranza durante il Consiglio Comunale, sono ancora più divertenti.

Qui si toccano vette di fantasia amministrativa: l’affidamento della gestione dei beni museali e dell’info-point alla municipalizzata Servizi Turistici, con un costo aggiuntivo di 10.800 euro. La giustificazione? “Sostegno a famiglie in difficoltà”, una sorta di reddito di cittadinanza comunale finanziato con i soldi delle tasse.

Peccato che, come ha fatto notare il capogruppo di minoranza (che lo statuto dell’ente lo ha scritto di suo pugno), i beni museali non c’entrano nulla con i servizi turistici. Quando l’opposizione ha proposto di affidare l’info-point alla Pro Loco (associazione già attiva e sostenuta anche da molti consiglieri), Vetere ha risposto che:

La Pro Loco fa politica!” (come se versare una quota associativa fosse un reato);

Io non mi iscrivo, tanto ci sono i soldi del Comune”, rivelando la sua filosofia: il welfare lo fanno gli altri, lui spende prelevando sempre dalle nostre tasche.

Dulcis in fundo, quando ci dicono che siamo quattro scappati di casa, arriva la Corte dei Conti che smentisce questa diceria. In realtà abbiamo, in questo anno, dimostrato in più di un’occasione quanto siamo ferrati in materia di amministrazione, facendo fare più di qualche brutta figura a Vetere. Succede che, quando negli ultimi dieci anni, hai amministrato senza una vera opposizione che non ti metti proprio a guardare le procedure, commettendo imprecisioni e cadute tutt’altro che banali.

Infatti, la Corte dei Conti ha bacchettato il Comune per la mancata razionalizzazione delle partecipate NEI TEMPI PREVISTI DALLA NORMATIVA CHE VA RISPETTATA, rischiando sanzioni da 5.000 a 500.000 euro. La risposta del sindaco? “Ho messo da parte abbastanza per pagare”, come se fosse una multa per divieto di sosta, non un fallimento amministrativo. Certo, ha abbastanza da pagare, ma non con soldi suoi, con quelli dei cittadini. È bravo a fare il gradasso con le tasche degli altri.

Insomma anche l’ultimo Consiglio è stato un autentico disastro. La questione più triste riguarda il fatto che i cittadini di Santa Maria si trovano a essere sempre più poveri, oberati dalle tasse, senza una politica economica seria che li aiuti a crescere. È inutile postare le foto dall’alto del lungomare, che risulta una strada vuota con segnaletica stradale. Le strutture devi riempirle, devi fare in modo che la gente sia invogliata a visitare il nostro paese. Non bastano quelle quattro serate, che vanno praticamente deserte, che non piacciono a nessuno e che non attirano lo straccio di un turista, perché senza alcuna attrattiva reale per nessuno.

Quello che ci dispiace è che Santa Maria sta sprecando anni preziosi. Quando Vetere si renderà conto che l’obiettivo della popolazione non sono le regionali, ma la crescita reale del territorio, sarà sempre troppo tardi». È quanto rende noto il gruppo di minoranza Insieme per il Futuro.

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