Di Alessandro Pagliaro

Stiamo tutti assistendo in questi mesi al duro scontro senza esclusione di colpi che si sta consumando tra il consigliere provinciale Graziano Di Natale e il consigliere regionale Giuseppe Aieta. Il tema principale del contendere è la gestione sanitaria sul Tirreno cosentino. Si è riaperta non senza ferite la lotta degli insediamenti tra Paola e Cetraro.

E’ questo un tema annoso, che riporta alla mente vecchie logiche di campanile, che dovrebbero essere ormai superate in un’ottica di gestione integrata dei sevizi a tutti i livelli. La cosa ancora più incomprensibile per gli abitanti e gli elettori è che il violento diverbio avviene tra due esponenti dello stesso partito, ovvero del Pd.

Non è un modo edificante per confrontarsi in maniera civile su questione così delicate che interessano la salute dei cittadini. Nè può essere presa a pretesto, la legittima aspirazione di ognuno di guadagnarsi un posto di preminenza nelle liste del proprio partito per le prossime elezioni regionali, attivando un conflitto permanente che nuoce non solo al comprensorio ma anche a tutto il Pd. Gli avversari sono altri, e devono ricercarsi al di fuori dello schieramento del centrosinistra. Il pericolo è che ad urne chiuse questi atteggiamenti vengano puniti dagli elettori, favorendo un risultato positivo per gli avversari sostenitori di Salvini e del centrodestra.

Si torni alla ragionevolezza, e Di Natale e Aieta inizino ad abbassare i toni della polemica. Si dia apertura ad un confronto anche serrato, che porti a ragioni condivise per migliorare la situazione della sanità sul nostro territorio. Per queste ragioni mi propongo, da giornalista, come moderatore di un dibattito pubblico tra i due colleghi di partito, per esporre ognuno le proprie convinzioni, in maniera seria e argomentata, non solo per stemperare i toni della polemica, ma anche per raggiungere una sintesi politica nell’interesse di tutti gli elettori del centrosinistra.