Ennesimo scossone nella politica sanlucidana. Stando alle cronache, il commissario prefettizio, dott. Micucci, avrebbe ricevuto delle segnalazioni, da alcuni cittadini di San Lucido, in merito alla gestione, della pagina Facebook “Comune di San Lucido”. Essendo San Lucido un comune senza sindaco e con commissario, la pagina social, sarebbe stata usata in maniera inappropriata (Qualsivoglia uso improprio) da alcuni consiglieri di maggioranza. In seguito alla diffida del commissario prefettizio, la pagina è stata rimossa, come richiesto al presidente dell’Assise, Ramona Porco. Non si é fatta attendere però la risposta del gruppo “Cambiare si può”. Di seguito, riportiamo la nota stampa della compagine politica che aveva sostenuto Leverino Bruno nell’ultima vittoria elettorale.

“Siamo davvero amareggiati nel leggere, sulla stampa, i contenuti di una missiva riservata, che il Commissario prefettizio del Comune di San Lucido, dott. Micucci, ha inviato esclusivamente al nostro Presidente del Consiglio comunale, Ramona Porco. Un fatto che reputiamo grave e che getta pesanti ombre su ciò che avviene all’interno degli uffici comunali e su una strana fuga di documenti ufficiali, verso la quale valutiamo la possibilità di interessare la Magistratura.
Innanzitutto, rispetto alle frasi usate dal Commissario prefettizio nella missiva, ci teniamo a sottolineare il nostro totale disappunto, partendo da un concetto chiaro ed evidente: la pagina facebook a cui fa riferimento il Commissario prefettizio, non è mai stata usata impropriamente, anzi. Era stata creata solo ed esclusivamente per informare, i cittadini, sull’attività dell’ente. Era anche un ottimo mezzo per recepire richieste, lamentele e segnalazioni di disservizi. Nulla di politico, dunque. Tant’è, che per parlare di politica, abbiamo la pagina facebook del nostro gruppo. Dispiace dover notare un atteggiamento, che non è per nulla collaborativo e che ci dà l’impressione di voler esautorare, i consiglieri comunali, da quello che è il proprio ruolo. Dispiace ancora di più, come sottolineato in precedenza, che documenti interni escano fuori dal palazzo comunale. Una cosa abbastanza strana. L’ennesima stranezza, che, ahinoi, dobbiamo registrare, ma che ci impone, a questo punto, una maggiore assunzione di responsabilità rispetto ad alcune dinamiche, che potrebbero essere viziate da simpatie politiche locali. E non ci riferiamo, sia chiaro, al Commissario prefettizio. Precisato ciò, ci auguriamo, la massima solerzia, così come è stato per l’invio della lettera, per la risoluzione dei tanti problemi che attanagliano il territorio e che, ogni qual volta ci saranno segnalati dai nostri concittadini, sottoporremo all’attenzione del signor Commissario prefettizio e degli uffici competenti. Perché di problemi ce ne sono molti, tanti. Anche se noi, per risolverne uno e per aver pubblicato una foto informandone la cittadinanza, siamo stati presi di mira da chi, probabilmente, ha altri progetti politici, dimenticandosi, che lavorare per una pubblica amministrazione e fare politica, sono due cose che cozzano tra l’altro e che superano il confine tra legalità ed illegalità. Giusto per essere chiari”.