Sono già passati 12 mesi, da quando la comunità di San Lucido ha perso, improvvisamente, Leverino Bruno, per gli amici “Lele” sindaco onesto della comunità per la quale, sin da giovane, si é sempre battuto.

Era stato eletto primo cittadino nel 2018, a capo della lista “Cambiare si può”. “Un politico d’altri tempi” così veniva descritto, non a caso, la sua figura, limpida e cristallina, era apprezzata anche da chi non lo aveva votato, e dagli avversari politici, semplicemente perché “Lele” era espressione popolare di un modo di far politica che oggi giorno difficilmente trova riscontro nelle pubbliche amministrazioni.

Indimenticabile la sua frase: “Senza l’amore non si costruisce la città” un motto sul quale aveva fondato un movimento sociale vero e proprio per il rinnovamento della comunità tirrenica.
“Per noi, Lele, è sempre al suo posto. Ci è di fianco e ci guida con la responsabilità, con la saggezza e con la lungimiranza, che lo ha contraddistinto e che è, per noi, un tesoro da custodire gelosamente. Lele è qui, lo sentiamo. Tra la sua gente e nella sua comunità, che mai lo dimenticherà” – è il commovente ricordo e del leader di “Cambiare si può”, Luigi Novello, che prosegue “Lele ha lasciato un segno indelebile nella politica locale, è un simbolo, le sue capacità per noi erano linee guida, essendo il nostro, un gruppo giovane. Ci manca tanto, mi manca tanto. Da lui ho imparato tanto. Abbiamo provato ad andare avanti, portando avanti i progetti che avevamo sempre pensato e voluto. Senza di lui è davvero difficile andare avanti. San Lucido però -Conclude Novello- merita un sindaco come Leverino, un sindaco innamorato del territorio, espressione di una comunità che non può restare indietro”