“Nell’agosto dello scorso anno abbiamo proposto in maniera convinta e determinante la candidatura a sindaco di Cosimo De Tommaso, figura super partes che doveva fare da collante per la formazione di una lista unica da contrapporre all’amministrazione uscente.
Con enorme dispiacere, sentiamo il dovere di dire che non è andato tutto come immaginavamo e speravamo.
Oggi, con coraggio e senso di responsabilità nei confronti dell’intera comunità, guardando in faccia la realtà, prendiamo atto che la lista “SiAmo San Lucido” ha perso le caratteristiche originarie in cui credevamo a causa delle scelte assunte soprattutto da chi doveva garantire l’equilibrio di una coalizione eterogenea.
Nello specifico abbiamo richiamato il Sindaco alla realizzazione del programma elettorale ed al coinvolgimento delle forze che hanno condiviso questo progetto.
Da un punto di vista metodologico non potevamo più sostenere la mancata condivisione delle scelte, attraverso le sporadiche riunioni di maggioranza, importante strumento per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Noi, consiglieri comunali, non siamo stati coinvolti dal Sindaco per dare un contributo di idee e opinioni, per il raggiungimento dei risultati progettuali, sociali e culturali. Chiedevamo maggiore condivisione, collegialità e gioco di squadra anche al fine di non creare trattamenti disparitari tra i cittadini.
Abbiamo sempre tenuto un atteggiamento sincero, schietto e leale fatto di scontri e confronti ma sempre costruttivi, aventi come unico obiettivo il benessere del nostro Paese.
Con la firma delle dimissioni abbiamo solo certificato le richieste e le sollecitazioni di decine e decine di nostri elettori e sostenitori.
Sia chiaro che rispondiamo solo alla nostra coscienza che è l’unico faro che ci ha guidato in questi mesi. Unico punto di riferimento per adempiere al meglio alla funzione di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, e rispondere ai nostri elettori e all’intera cittadinanza, nel rispetto del programma e di quanto detto in campagna elettorale. A chi non dovesse condividere, diciamo di scendere in campo e metterci la faccia come abbiamo fatto noi. Vogliamo tranquillizzare i cittadini che i milioni ed i progetti trovati e richiesti saranno gestititi al meglio da chi amministrerà nel futuro il nostro Paese, nulla andrà perso. Abbiamo fatto appello alle forze politiche presente nella massima assise comunale per costruire un futuro per la nostra San Lucido, uscita finalmente da questo brutto incubo da chi voleva a forza fargli vestire i panni di una città con un vestituccio di carta fiorita di collodiana memoria.

Nello specifico la decisione sofferta e ponderata è stata fatta nell’esclusivo interesse della nostra San Lucido, e molteplici sono le ragioni. Un primo elenco, molto parziale, viene evidenziato di seguito.
Nell’introduzione al programma abbiamo parlato di “massimo coinvolgimento di tutta la cittadinanza e delle giovani generazioni…” in realtà non sono stati coinvolti neanche i candidati non eletti, estraniati, nella quasi totalità, dal primo momento. L’amministrazione comunale appariva dopo meno di un anno un corpo estraneo, chiusa a “palazzo” cieca e sorda alle numerose segnalazioni ed ai veri e propri “gridi di dolori” che si sono levati dai concittadini e turisti soprattutto nell’ultimo mese di agosto.
La prima parte del programma prospettava “soluzioni immediate per le problematiche contingenti”. Di seguito solo alcuni esempi emblematici: “azioni per risolvere la questione idrica, della salubrità delle acque e dell’ approvigionamento idrico”. Il risultato è stato un’estate con le solite problematiche senza una programmazione adeguata ed attenta.
La modifica del piano di viabilità, portata avanti con imperizia, ma soprattutto sordità ad ogni suggerimento preventivo, e dalla particolare arroganza, ha prodotto un vero e proprio disastro. Giornate da incubo. Centinaia di proteste, un referendum sul web con plebiscitari pareri negativi, di fatto, cestinato.
Numerose ordinanze necessarie, per come si legge in una di esse, “sia per il contrasto all’alcol che per il disturbo della quiete pubblica”, di fatto carta straccia…
Purtroppo le nostre continue sollecitazioni sono cadute nel vuoto. Le istituzioni sono state trascinate in un baratro senza fine.
Un discorso a parte merita la questione camion, vera cartina di tornasole dell’inganno perpetrato a danno di noi sanlucidani. L’impegno programmatico sull’” eliminazione del traffico di mezzi pesanti nel centro cittadino”, era stato ampiamente specificato che si sarebbe fatto nei primi cento giorni. Di giorni ne sono passati più di 300 e tutte le parole e gli impegni sulla salubrità dell’aria si sono trasformati in aria fritta. Noi siamo abituati a mantenere la parola data.
Il 16 agosto, con la costituzione del gruppo consiliare ProSeguiAmo San Lucido, con motivazioni tutte politiche, volevamo cambiare corso. Le risposte sono state tentativi di approcci personali, tutti rispediti al mittente e veri e propri schiaffi in faccia. La giunta municipale si è solo affrettata, con frenetica velocità a deliberare, addirittura una transazione con una società già in passato operativa presso l’ex ONPI senza sentire neanche il dovere istituzionale di informare il neonato gruppo di maggioranza. Anche nel merito si potrebbero porre molte obiezioni.
Arriviamo alla nota del Sindaco farcita di numerose imprecisioni sulle mancate “avvisaglie” e sulla “compartecipazione alle scelte” ed addirittura con la richiesta di remissione delle deleghe come atto “preliminare” al confronto. Ancora una volta abbiamo aderito, ma era già nostra intenzione, come mero atto di buona volontà per onorare lo stesso nome del gruppo” ProSeguiAmo” San Lucido.
Arrivati alla riunione del 2 settembre, dai toni anche molto vivaci, si voleva ridurre, con la proposta di un documento ormai noto, che si certificasse una sorta di rimpatriata tra amici.
Non si è voluto capire che i problemi posti erano tutti e sono politici”.

Giuseppe Di Bella, Renato Staffa, Eugenio Frangella.