“La situazione economica e sociale é già da sé abbastanza seria e preoccupante ed il momento impone di alzare il livello di attenzione verso quelle categorie che soffrono e che, più di altre, hanno subito le conseguenze negative della pandemia. Mi riferisco a diversi settori, come quello della pesca, giusto per fare un esempio. Non a caso, in questi giorni, ho avuto modo di ascoltare le testimonianze dei pescatori di San Lucido e di chi opera attorno al nostro porto, recependo timori, paure ed ansie, anche e soprattutto a causa dei lavori di ammodernamento che tardano ad avviarsi”. Punta subito al nocciolo dei problemi Caterina Bruno, candidata a sindaco in pectore di “Cambiare si può”, che accende i riflettori sulla questione porto e sugli interventi ancora non iniziati. “Sono convinta del fatto che, per quanto riguarda il nostro porto, non possiamo più permetterci il lusso di perdere tempo. Per il comune é arrivata l’ora di dare risposte concrete, non solo alla comunità, ma in particolar modo alle famiglie ed a chi trae, il proprio reddito, dalla pesca e dal suo indotto” – evidenzia Caterina Bruno, che prosegue: “Ho voluto ascoltare di persona ed ho incontrato gli operatori della pesca, facendo mie le loro giuste preoccupazioni. La problematica c’è e non può protrarsi ancora a lungo. Le famiglie ed i lavoratori non possono attendere i tempi lenti della burocrazia e questo dovrebbe essere un concetto ben chiaro, tenendo conto dei tanti mesi persi. E con questo non voglio addossare responsabilità o colpe a nessuno, ma è evidente che la questione porto non ha rappresentato una priorità nell’agenda amministrativa. Un errore gravissimo, che rischiamo di pagare a breve. Per tale motivo, insieme al movimento ed al gruppo di “Cambiare si può”, ci sentiamo in dovere di appellarci agli uffici ed agli enti preposti, affinché si concludano l’iter e le procedure in atto e si proceda all’apertura del cantiere, concertando le prossime tappe – e questa è una proposta di buon senso – con pescatori ed operatori, ascoltando le loro necessità ed i loro bisogni, recependone altresì i consigli e le idee. D’altronde, chi meglio di loro può offrire collaborazione ed ausilio? Pertanto – conclude la candidata a sindaco Bruno – restiamo vigili ed attenti e continueremo a confrontarci con i concittadini che stanno subendo i disagi di questa problematica e che pretendono, a ragion veduta, risposte e soluzioni, anche perché pensiamo che il tempo delle parole e delle promesse al vento debba finalmente lasciar spazio alla concretezza, alle azioni ed all’impegno reale e quotidiano”.