“Estate 2020 in tempo di Covid-19 si sapeva che sarebbe stata un’estate diversa dalle altre e che, così come fatto già per gli stabilimenti balneari, anche per le spiagge libere ci sarebbe stata la necessità di predisporre delle regole per il distanziamento tra ombrelloni.
Sono tante le iniziative messe in campo da diversi comuni in Italia, alcune amministrazioni hanno adottato come misure la delimitazione degli spazi ove poter accedere mantenendo le dovute distanze e con obbligo di prenotazione da parte di residenti e turisti, per evitare che appunto accadano assembramenti o scene di assalto per accaparrarsi un posto. “Sugli arenili più stretti o tradizionalmente presi d’assalto dai bagnanti gli ingressi saranno contingentati, per contenere i rischi di contagio e consentire il rispetto delle distanze di sicurezza. Potrà essere così a Ostia, ad Anzio, a Fregene, in tante spiagge pubbliche della Liguria e della Toscana, ma anche in Sardegna, in luoghi celebri come la Pelosa di Stintino e nelle calette della Costa Smeralda. Accessi regolamentati e prenotazione obbligatoria, anche per favorire il tracciamento. È una delle regole base contenute delle linee guida a cui dovranno ispirarsi Regioni, comuni.” Questo è quello che si leggeva in alcune linee guida. E a Praia?
A Praia è arrivata l’ordinanza sindacale n. 288 che va a disciplinare l’accesso alle spiagge libere e in essa ci sono delle giuste regole di comportamento e di rispetto delle distanze anche sulle spiagge libere. Il punto che sta sollevando un po’ di dubbi nella menzionata ordinanza è il punto 8 (inerente il noleggio di ombrelloni nelle spiagge libere).
Le nostre perplessità sono le seguenti:
Chi saranno i noleggiatori, con che forma l’amministrazione andrà a decidere chi i soggetti che possono attuare questo tipo di attività e con quale forma il comune andrà a disciplinare quest’attività?
Tra le righe si legge che gli stessi dovranno tenere conto del limite della massima capienza. Mentre questo gli potrà anche venir semplice con gli ombrelloni che loro stesso danno ma come si farà con chi scende con la propria attrezzatura? Saranno quindi delimitati gli spazi per aver una corretta distanza tra gli utilizzatori della spiaggia libera?
Si legge anche che i noleggiatori dovranno altresì fornire tutte le informazioni relative al corretto utilizzo e al comportamento da tenere nelle aree libere con provvedendo, eventualmente, quindi non obbligati, a segnalare in caso di inosservanza alle disposizioni alle forze di polizia presente sul territorio. I noleggiatori di fatto dovranno anche vigilare? Con l’incarico di?
Noi crediamo che con questo tipo di attività l’amministrazione stia cercando una via breve per tenere sotto controllo le spiagge libere, cosa che avrebbe dovuto fare direttamente l’amministrazione stessa.
Crediamo si sia arrivati a stagione inoltrata con non ancora una situazione di ordine e di controllo sulle spiagge libere, atteso che anche se questa formula possa partire, ci chiediamo ad oggi come il comune stia vigilando sul rispetto delle distanze nelle suddette aree? Vista la presenza di numerosi turisti, al momento concentrati nei fine settimana, già in questa fase di inizio estate.
Noi crediamo che si doveva giungere già pronti in questa fase della stagione e le nostre osservazioni sono votate non ad una critica fine a se stessa ma a capire e a fare chiarezza su un argomento che al momento chiaro non è”.

Praia Bene Comune