Una scelta legittima quella della maggioranza di Praia a Mare di restare al proprio posto, condivisibile o meno. Intanto, il consigliere di minoranza, Antonino De Lorenzo pone un’altra domanda ai componenti dell’amministrazione “spiegateci cosa volete fare”.
Dopo la sospensione del sindaco Antonio Praticò, giunta dal Prefetto di Cosenza, alla guida del paese c’è la maggioranza guidata dal sindaco facente funzione Anna Maiorana.
Per questi motivi, De Lorenzo ha presentato un’interrogazione nella quale chiede “quali azioni verranno intraprese su questioni di assoluta importanza per tutta la cittadinanza”, specificando anche “la massima disponibilità alla reale collaborazione, con tanto di proposte concrete”.
Ma il primo punto su cui fare chiarezza è quello che riguarda l’Ospedale di Praia a Mare.
“Ho inteso porre un marcato accento alla vicenda dell’ospedale di Praia a Mare, attualmente sospeso in un limbo – dichiara De Lorenzo –. Siamo rimasti alla promessa che il commissario della sanità calabrese, Guido Longo, ha fatto al sindaco, ma che ad oggi non ha portato alcun frutto. Leggiamo che, come avviene da diversi mesi a questa parte, la struttura ospedaliera di Trebisacce sta facendo passi da gigante, grazie anche all’azione martellante e incessante del sindaco Franco Mundo. È arrivata l’ora di unire le forze per ottenere quello che ci spetta di diritto e che trova fondamento nelle sentenze che ben conoscete. Oggi non si può più aspettare ed è necessario uno stacco netto dalla politica portata avanti fino ad oggi con incontri, passerelle e segreti che non hanno prodotto alcun risultato. Le ultime dichiarazioni dell’amministrazione comunale di Praia a Mare riconoscevano nel provvedimento Sciabica l’unico strumento idoneo ad ottenere ciò che ci è stato ingiustamente tolto. La questione quindi è stata ricondotta sulla giusta via per la riapertura dell’ospedale. Ci si augura che non ritornino più i mostri delle modifiche al suddetto provvedimento che, fino ad ora, ci hanno fatto solo perdere tempo prezioso, pregiudicando un percorso che sarebbe dovuto essere già concluso. Il personalismo ha fallito, la maggioranza si renda parte diligente di una protesta civile, pacifica, ma sonora e fatta da tutti e con tutti. Società civile, associazioni e politica insieme – questa la proposta ribadita anche in questa occasione da Antonino De Lorenzo –, al fine di concretizzare quanto fino ad ora è stato solo oggetto di chiacchiere e incontri poco produttivi”.