ORDINANZE: LA VERITA’ DEI FATTI ….. PRENDETENE ATTO ….. E AMATE QUESTA CITTADINA

Il Sindaco del Comune di Praia a Mare, Antonio Praticò, e l’Amministrazione Comunale, facendo seguito alla nota dell’11 luglio 2020, pubblicata sulla pagina facebook dell’Ente, portano a conoscenza della cittadinanza che il T.A.R. per la Calabria, con ordinanza del 31 luglio 2020, n. 424/2020, ha confermato il decreto cautelare monocratico dell’11 luglio 2020, respingendo ancora una volta le istanze cautelari avanzate da alcuni cittadini nei confronti delle ordinanze sindacali nn. 272/2020, 279/2020 e 281/2020, emesse dal Comune di Praia con riferimento alla regolamentazione della fruizione degli immobili siti in questo Comune durante il periodo estivo e della gestione dei flussi turistici.
La correttezza dell’operato di questa Amministrazione comunale è confermata, in particolare, da un passaggio della suddetta ordinanza emessa dal T.A.R. per la Calabria, il quale, condividendo il contenuto delle ordinanze sindacali impugnate, ha testualmente affermato: “…l’area costiera ricadente nel territorio dell’intimata p.a., ad alta vocazione turistica, registra un aumento esponenziale di presenze nel corso del periodo estivo, cosicchè, a fronte dell’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del COVID-19 e dei pericoli per la salute legati alla contrazione del virus, l’introduzione di cautele atte a controllare l’afflusso turistico sembra aderente al canone di precauzione, di matrice euro-unitaria ex art. 7, Regolamento n. 178/2002, secondo cui “ogni qual volta non siano conosciuti con certezza i rischi indotti da un’attività potenzialmente pericolosa, l’azione dei pubblici poteri debba tradursi in una prevenzione anticipata rispetto al consolidamento delle conoscenze scientifiche”…
Non paghi di quanto statuito dal T.A.R. per la Calabria nella predetta ordinanza, i ricorrenti hanno proposto appello dinanzi al Consiglio di Stato, il quale, con decreto del Presidente della terza sezione, Dott. Franco Frattini, ha nuovamente respinto le istanze cautelari proposte dagli appellanti, rilevando che “…le ordinanze impugnate mirano, con riferimento all’aumento esponenziale di turisti provenienti anche da aree potenzialmente più interessate dal contagio Covid (a fronte della situazione dei contagi particolarmente positiva nella Regione Calabria) ad una doverosa prevenzione nell’interesse della salute pubblica, e dunque certamente l’interesse pubblico e generale al monitoraggio dei flussi dei non residenti affittuari o proprietari di “casa vacanze” prevale sull’interesse meramente economico degli appellanti…”.
Il predetto provvedimento, emesso dal massimo organo della giustizia amministrativa, non abbisogna di commenti.
Un commento, invece, è doveroso farlo in merito a quanto accaduto a Praia a Mare all’indomani dell’emissione delle ordinanze sindacali giudicate legittime, opportune e doverose dalla magistratura.
Uno sparuto gruppetto di persone, solo per motivi di disaccordo politico, ha “pensato bene” di infangare l’operato dell’amministrazione, trascinando, tuttavia, questo Comune ed i suoi cittadini su telegiornali e trasmissioni televisive nazionali che hanno arrecato solo danno all’immagine di questa splendida comunità.
Come giustamente evidenziato nei provvedimenti giurisdizionali innanzi richiamati e come questa amministrazione ha cercato di spiegare sin dall’emanazione delle predette ordinanze sindacali, a dispetto delle critiche e manifestazioni pubbliche mosse da interessi personali, l’unico scopo perseguito è sempre stato quello di tutelare gli interessi della collettività e contemperare le esigenze dell’economia e della tutela della salute pubblica.
Ciò che continueremo a fare sempre, senza curarci di sterili polemiche alimentate da personaggi che, invece, a differenza di questa amministrazione, cercano di sfruttare i momenti di difficoltà e fragilità della comunità unicamente per perseguire interessi personali !!!

                                                                   Il Sindaco
                                                              Antonio Praticò