PAOLA- “L’azione dell’ex consigliere regionale Graziano Di Natale oltre ad esser poco chiara, sembra esser mossa dalla voglia di screditare le istituzioni pubbliche, democraticamente elette e di mettere pressione politica e mediatica al sindaco Giovanni Politano e alla nostra maggioranza, nonostante la presenza in giunta – senza numeri in consiglio comunale – di un membro riconducibile alla Migliore Calabria. Alla luce della presenza proprio in maggioranza dei suoi riferimenti politici, che presenziano – giustamente – ad eventi pubblici e continuano a lavorare, mi chiedo se Graziano Di Natale – quando attacca la nuova era – parli a titolo personale o di un gruppo”. È quanto afferma il consigliere comunale di Paola, Francesco Vigilante, nel corso di una nota stampa che così prosegue: “Chiedo al sindaco, Giovanni Politano e a tutta la maggioranza di non cedere alle provocazioni. Sono sicuro – continua Vigilante – che il sindaco converrà con la linea del buon senso, abbandonando il campo dell’istigazione e della demogogia.
A tal riguardo, ricordo all’avvocato Di Natale che le dimissioni del suo referente in giunta – per esser valide – devono esser presentate al sindaco e non al presidente Occhiuto. Noi andiamo avanti compatti. Comprendiamo anche l’assenza di argomentazioni. Le possibili alleanze politiche a Paola sono dettate solo dalla voglia di attaccarci, ma si sta esagerando. Sono tutti uniti nel voler sovvertire il dato democratico ma non ci riusciranno. Non ci saranno elezioni anticipate per permettere ai vecchi alleati Perrotta-Di Natale di rifarsi”. Vigilante sottolinea inoltre: “Al sit-in di Catanzaro hanno manifestato solo forze politiche a loro riconducibili. Segno tangibile – questo – di come al netto di una sparuta minoranza la città non ha seguito la protesta politicizzata. I Paolani non sono stupidi e hanno aperto gli occhi. La città deve stare unita senza cedere ai personalismi”.
Il consigliere comunale conclude: “Quale amministratore non voglio sottrarmi alle mie responsabilità. Sento l’esigenza di dover tutelare ospedale di Paola ed il mio operato prosegue, ma non accetto strumentalizzazioni politiche da chi è ormai famoso per i mal di pancia, avuti prima con Perrotta e poi con Politano”.