Intervista al candidato al consiglio comunale, Elia La Cava (La Migliore Calabria con candidato a sindaco Giovanni Politano)

DOMANDA: Ti candidi per la prima volta al consiglio comunale. Con quale spirito affronti questa avventura?

RISPOSTA “L’inizio è la parte più importante del lavoro , da questa frase prendo spunto per tutte le cose importanti della mia vita. Credo che nella vita sia essenziale la tenacia e la voglia di fare. Quando si fa un percorso, qualunque esso sia personale o di lavoro, non si deve guardare quanta strada ci sarà da percorrere, l’importante è muoversi anche a piccoli passi”.

DOMANDA: Si Parla sempre di politica ed interessi. Ritieni che si possa fare ancora politica per passione? Quali sono tuoi ideali?

RISPOSTA “È difficile sradicare quelli che sono i vecchi cardini della politica. C’è ancora troppa distanza fra la politica e il popolo . La buona politica dovrebbe essere al servizio del popolo , attento alle sue esigenze . Viviamo una disaffezione politica trainata dalla sfiducia nelle istituzioni. Una amministrazione valida deve prediligere il bene della comunità all’interesse di parte. Se mettiamo passione nelle cose che facciamo, saranno ben fatte . Si può fare politica per passione solo quando si vive il territorio , quando vi è la capacità all’ascolto e alle critiche, anche di chi non ci avrà sostenuto, perché possono essere uno spunto per migliorarsi e costruire”

DOMANDA Cosa vuoi fare per la città di Paola se dovessi essere eletto?
RISPOSTA “I buoni propositi e le promesse in campagna elettorale sono frutto di una vecchia strategia politica.
Oggi si deve dimostrare di essere in grado di apportare benessere alla comunità, puntando su interventi volti alla crescita economica. Bisogna lavorare in sinergia. Solo unendo le forze si può scrivere una pagina nuova per Paola. Agevolare il turismo, creare opportunità di lavoro e attuare interventi per sviluppare un adeguato livello assistenziale sono secondo me alcuni degli obiettivi che possono dare un input per ripartire. È necessario intervenire per garantire un più alto livello assistenziale.
Da un ventennio stiamo assistendo alla spoliazione e al depotenziamento dei presidi ospedalieri, grazie agli interminabili tagli alla Sanità, mortificando di fatto la qualità assistenziale e svilendo gli operatori sanitari, ridotti numericamente ai minimi termini. Bisogna lavorare per bonificare la Sanità dal dio budget”