PAOLA- Seppur contraddistinto da toni decisamente più pacati rispetto alle prime sedute di consiglio comunale, che assumevano i contorni della bagarre, la seduta odierna ha comunque offerto spunti degni di nota. Assenti tra le fila della minoranza, Alfonso D’Arienzo e Roberto Perrotta. Passano i punti all’ordine del giorno, tra cui il bilancio di previsione 2024-2026, come era ampiamente previsto. Dure, mirate e ponderate le critiche della minoranza alla nuova era. Dai conti dell’ente fino ai lavori pubblici, Ciodaro, Signorelli, Saragò e Grupillo non le hanno certo mandate a dire alla maggioranza, sembrata come in ogni consiglio comunale in affanno. Da segnalare l’intervento del capogruppo Marco Minervino. Lo stimato consigliere comunale, finora distintosi per pacatezza ed oculatezza nelle scelte, ha teso un intervento di assoluto spessore politico, raccontando una visione a tratti diversa, ma giusta, dall’operato amministrativo della Nuova Era, soprattutto in materia di lavori pubblici. Dal dissesto idrogeologico, alle grandi opere che non generano affatto livelli occupazionali, fino al servizio idrico, Minervino pur votando favorevolmente il bilancio ha difatti lanciato un messaggio chiaro a Politano e Company: le idee ci sono, ed il ruolo di comprimario non gli si addice affatto. Il suo intervento è stato apprezzato finanche dai consiglieri comunali di minoranza Saragò e Signorelli.