Riceviamo e Pubblichiamo

Nella speranza di chiarire la posizione che contraddistingue “Centro Democratico” – partito della “Coalizione di Salute Pubblica” (vincitrice nelle Elezioni Comunali del 2017) che ha espresso in Consiglio Comunale il capogruppo José Grupillo – è opportuno partire dalla terminologia che da tempo ne caratterizza l’apostrofazione da parte degli organi di stampa che, costantemente, ripropongono la versione secondo cui l’attuale azione del partito sia da intendersi come “dissidente” rispetto alla maggioranza di governo cittadino, e argomentando la scelta di tale aggettivo a partire dal mancato riconoscimento politico-amministrativo all’interno dell’amministrazione comunale. Stante la definizione che ne da il vocabolario, per avere un “dissidente” è necessario che il soggetto cui è riferito il termine, “si stacchi” dal gruppo o dalla coalizione di cui – eventualmente – “faceva” parte. Nei resoconti che generalmente riguardano i passaggi dei vari Consigli Comunali, nel caso del consigliere José Grupillo, tale circostanza non si è mai verificata, così come si può facilmente evincere dalle votazioni cruciali cui ha preso parte. Nella dialettica squisitamente interna alla coalizione che supporta l’azione amministrativa del Sindaco Roberto Perrotta, maturata nell’arco di questi ultimi due anni e mezzo e caratterizzata da svariati episodi di “totale convergenza di vedute” (un esempio su tutti è rappresentato dall’esito delle elezioni provinciali), Centro Democratico ha sempre risposto: “presente”; dimostrando senso di responsabilità e partecipazione anche quando le prospettive non si sono incrociate. Tanto si doveva per chiarezza di informazione. Qualora dovessero maturare condizioni tali da mettere in discussione il rapporto in vigore tra Centro Democratico e la Coalizione di Salute Pubblica, sarà premura di questo Partito renderle note pubblicamente.