PAOLA- «Di concerto con gli organismi del partito a vari livelli ed alla luce dell’ingresso del sindaco Giovanni Politano in Forza Italia, mesi addietro abbiamo deciso di avviare un confronto politico con la maggioranza, mettendo subito una pregiudiziale: garantire l’azzeramento totale di giunta esecutiva e di tutti gli incarichi detenuti, finanche quelli di caposettore, alla luce di questi due anni di disamministrazione e di mancanza totale di operatività, anche rispetto alla ordinaria amministrazione. L’intento del partito era dunque quello di contribuire al bene della comunità mettendo in atto una reale discontinuità amministrativa con il passato.
Abbiamo chiesto e ottenuto, quindi, la promessa che il confronto politico con i tre consiglieri comunali fosse subordinato alla messa in discussione ufficiale dell’azione di governo registrata fino a quel punto.
Con questo spirito, sempre su indicazioni del partito, abbiamo anche sottolineato che, come Forza Italia, non volevamo alcuna visibilità politica, ma solo la sostituzione degli assessori in carica.
Il sindaco, una volta entrato nel nostro partito, ha dato garanzie anche ai maggiorenti di Forza Italia che ciò sarebbe accaduto, salvo poi tirarsi indietro improvvisamente. Politano, cioè, ha disatteso gli impegni assunti con tutti: in primis con il nostro partito, a vari livelli, a cui aveva garantito l’azzeramento totale degli incarichi amministrativi; poi con noi consiglieri che, recependo sempre le indicazione di Forza Italia, ci eravamo seduti al tavolo delle trattative.
Risultato finale: l’ex esponente di Articolo1, dopo essere passato dalla sinistra estrema, al partito di Forza Italia, e dopo aver azzerato l’esecutivo, lasciando la città senza il suo governo per un intero mese, ha rinominato la stessa giunta, arricchita del solo ingegnere Paolo Caruso, tecnico, esponente notoriamente di sinistra.
Alla luce di tutto ciò, abbiamo informato il nostro partito che non avremmo più dialogato con il sindaco e con quanti, in suo nome e per suo conto, offrivano garanzie di un cambio di rotta rispetto a tutto quanto non fatto a Paola in questi due anni e mezzo di malgoverno.
La città continua a essere abbandonata e degradata: cantieri aperti e inoperosi; porto turistico definanziato per incapacità amministrativa; caos viabilità e sosta selvaggia a tutti i livelli; strade piene di buche e sterpaglie; allagamenti continui nelle zone basse di Paola; nuovo dissesto economico e finanziario all’orizzonte; cimitero abbandonato; progetti di sviluppo messi da parte per ritorsione verso questo o quell’ex amministratore.
Insomma, tutto come prima. Anzi, anche peggio di prima. E con un solo voto a fare la differenza in consiglio comunale, ingessando l’azione della giunta e della maggioranza, ostaggio di una sola persona. Con l’aggravante che Forza Italia, partito che nei fatti è rappresentato dal sindaco e un potenziale di numeri eccezionale in sede di civico consesso, rimane diviso e subalterno a Fratelli d’Italia. Giovanni Politano ha quindi chiesto il passaggio nel nostro partito esclusivamente per ragioni di numeri e, quindi, per preservare la poltrona, a prescindere dalle sue ideologie.
Il sindaco, dal canto suo, dimostra ancora di essere confuso e disorientato. Ed a noi non resta che augurare in bocca al lupo a Giovanni Politano, ma soprattutto a Paola». È quanto rendono noto Alfonso D’Arienzo e Renato Vilardi consiglieri comunali di Forza Italia, rimasti alla minoranza consiliare del comune di Paola.