Un lungo documento con cui il consigliere comunale, Antonio De Lorenzo, analizza quanto avvenuto intorno all’impianto sportivo di Praia a Mare.

“Il progetto di miglioramento dello Stadio Mario Tedesco, dal punto di vista amministrativo, prende le mosse nel 2016, con l’obbiettivo di organizzare degli spazi per il gioco e l’insegnamento del calcio, per il paddle, per altri sports e per ospitare grandi eventi sportivi. Il costo dell’opera fu di € 1.414.708,86 finanziato con un mutuo di pari importo erogato nell’ambito del protocollo di intesa tra l’Anci e l’ICS, con rata annuale a carico dell’Ente di € 94.313,92 da restituire in 15 anni.
La procedura di gara si esaurisce in data 08/11/2017 con l’affidamento definitivo alla ditta Conpact Scarl di Roma che inizia i lavori. Già in data 03/12/2018 il Sindaco e l’Amministrazione Comunale (di cui all’epoca facevo parte) pubblica sul profilo facebook ufficiale la comunicazione della conclusione dei lavori del centro sportivo che viene collaudato circa 9 mesi dopo ovvero il 30/08/2019(SIC!) (quando il sottoscritto non era più in maggioranza).
Il 09/09/2019 si tenne il consiglio comunale per portate in discussione le linee guida e di indirizzo necessarie agli uffici comunali per procedere all’affidamento della struttura. In quell’ occasione (basta leggere i verbali di consiglio) furono numerosi i rilievi che feci evidenziando diverse criticità e formulando anche delle proposte. In particolare proposi di affidare soltanto la parte realizzata ovvero il campo sportivo, il campo di calcetto, i nuovi spogliatoi, il punto ristoro, il campo polivalente, il campo di paddle e quello di calcio a 8 preservando tutto il terreno insistente tra il centro sportivo stesso e la nascente talassoterapia per progetti futuri come ad esempio la realizzazione di un hotel 4 stelle, da finanziare con il ricorso al project financing(capitali privati), che avrebbe potuto rappresentare un esempio di ricettività per la qualificazione del sistema di offerta turistica di Praia a Mare e naturale anello di congiunzione tra la talassoterapia e il centro sportivo: proposta bocciata! Inoltre, chiesi come mai si fosse deciso di affidare la struttura per 14 anni (questo era termine previsto dal bando) e se vi fosse uno studio di fattibilità tecnico-economica: nessuna risposta!
Il 17/09/2019 con determina n° 1426 l’ufficio tecnico comunale, FACENDO SUE LE LINEE GUIDA VOTATE NELLA DELIBERA DEL C.C. DEL 09/09/2019 N° 21, approva l’avviso pubblico di manifestazione di interesse: parte la selezione del soggetto che dovrà gestire il centro sportivo per i prossimi 14 anni.
Il 26/06/2020 vengono pubblicati, CON PROTOCOLLO N° 18117, i verbali delle CINQUE SEDUTE PUBBLICHE DELLA COMMISSIONE DI VALUTAZIONE e la relativa ASSEGNAZIONE PROVVISORIA ALL’UNICA SOCIETA’ PARTECIPANTE OVVERO LA S.C.D. DIGIESSE DI PRAIA A MARE.
Il 17/09/2019 iniziò l’iter per l’assegnazione del bene che si concluse il 26/06/2020: per tutto questo tempo e fino all’inizio di ottobre l’amministrazione non si occupò né di controllare né di intervenire in qualsiasi modo nella procedura in corso. Si sveglia solo il 16/10/2020(OLTRE TRE MESI DOPO LA CONCLUSIONE DELLA GARA!!!) quando, con la delibera di giunta comunale n° 146, inizia a nutrire qualche dubbio sulla procedura che sostanzialmente è oramai definita (assegnazione provvisoria) e viene nominato un consulente esperto con il compito di porre in essere degli approfondimenti tecnico-operativi sulla procedura di negoziazione al fine di garantire un ottimale perseguimento dell’interesse pubblico. L’importo dell’incarico al consulente esperto per valutare l’affidamento di un’opera costata quasi € 1.500.000,00 e un bando che prevedeva un monte canoni di € 225.000,00 e circa € 200.000,00 di ulteriori investimenti è di € 500,00 oltre oneri di legge, traete Voi le considerazioni (specifico che la determina di affidamento non è stata fatta a novembre quindi senza Black Friday!!!).
In sostanza succede che la stessa amministrazione che ha votato e approvato le linee guida utilizzate in toto dall’ufficio tecnico nel bando, nomina un consulente per verificare l’operato di sé stessa SOLO DOPO CHE LA GARA SI ERA CHIUSA CON L’ASSEGNAZIONE DEL BENE: siamo alla follia?!?!
Ma la stortura si consacra e si palesa, con la delibera di giunta n° 153 del 10/11/2020 che prevede “rimozione della procedura negoziata” per una serie di rilievi di carattere economico finanziario e oltre che finalità rispondenti al pubblico interesse in materia di: accessibilità e fruibilità delle attrezzature, piano di utilizzo dell’impianto, subconcessione per punto di ristoro, piano manutentivo”. Se vere, sono tutte motivazioni importanti che devono essere attentamente valutate: ma perché sono venute fuori solo dopo che si è palesato l’affidamento provvisorio alla S.C.D. DIGIESSE? I rilievi evidenziati nella D.G.C. n° 153 del 10/11/2020 in merito alla solvibilità dell’affidatario perché non sono stati valutati nelle CINQUE sedute di gara? Perché, se era importante una valutazione economico-finanziaria del futuro affidatario, nella commissione di gara sono stati inseriti un architetto, un geometra ed un ingegnere e nessuna figura specializzata nel settore commerciale/finanziario (ricordo che la determina con cui è stata nominata la relativa commissione è stata SIGLATA dal sindaco che quindi ben conosceva la carenza tecnica della commissione fin dal 30/01/2020)? Come mai i rilievi che fece il sottoscritto in Consiglio Comunale non trovarono risposta positiva e oggi sono parte integrante delle criticità rilevate? Come mai dopo quasi due anni si cercano dei motivi ostativi per assegnare la struttura nella quale dal 03/12/2018(data di ultimazione a dire del sindaco) ad oggi nessun bambino/ragazzino di Praia a Mare ha potuto giocare? La Digiesse allena circa 300 ragazzi che toglie sistematicamente dalla strada svolgendo un ruolo sociale e didattico importantissimo tanto da avere la possibilità di utilizzare il campo sportivo di Lauria che quello di Tortora: possibile che solo a Praia a Mare debba trovare criticità dopo un anno di procedura di selezione? I Praiesi stanno sopportando un costo annuale di € 94.313,92 per pagare il mutuo che si somma all’obsolescenza della struttura che in alcune sue parti versa già in stato di deperimento! A quanto ammontano questi danni? Chi li paga? Chi pagherà il contenzioso che molto probabilmente si andrà ad instaurare con una scuola calcio che si è proposta e che è stata valutata favorevolmente in una gara pubblica? A questo punto non era meglio affidare in forma gratuita (l’introito annuo che avrebbe pagato la Digiesse sarebbe stato al massimo circa 16.000,00/anno equivalenti al 17% del costo della rata di mutuo!) la struttura a tutte le scuole calcio operanti sul territorio comunale piuttosto che vederla perire!!??
La S.D.C. DIGIESSE, dopo il ritiro dalla procedura di selezione di un’associazione di San Nicola Arcella, rimase l’unica entità in gara (MOLTO CORAGGIOSA VISTI I TERMINI E GLI IMPEGNI SCATURENTI DAL BANDO): perché l’amministrazione interviene solo alla conclusione dell’iter e TACE nel corso della procedura? L’amministrazione ci vuol far credere che non sapeva che la DIGIESSE fosse l’unica concorrente per l’assegnazione? Cosa è successo tra il 26/06/2020 e il 15/10/2020 per provocare un intervento così drastico da parte del sindaco e dell’amministrazione tanto da ritenere che la gara debba essere revocata? Si è fiutato qualcosa di strano? Oppure si avvicinano nuove elezioni e una struttura di quella portata può essere utile per farci la campagna elettorale? In effetti insieme alla talassoterapia, alle case popolari e ai nuovi concorsi per le assunzioni, una struttura sportiva può tornare molto utile per far “vedere” (leggasi annusare) un po’ di posti di lavoro prima della competizione elettorale!!!
Ma vi sono altri interrogativi ancor più importanti ed inquietanti. Le delibere di giunta comunale nn 146 e 153 rispettivamente del 15/10/2020 e del 10/11/2020 sono dei palesi atti di sfiducia nei confronti in primis del C.U.C. (geom. Giovani Argirò) e di tutti i comparenti in commissione di gara (Ing. Andrea Avena’ e Arch. Lucio Parisi). Gli stessi soggetti, in parte, sono stati e sono protagonisti di altre sedute e procedure importanti di gare quali (ne riporto solo alcune!):
Affidamento dei lavori di ristrutturazione della scuola elementare via Galilei;
Affidamento dei lavori perla realizzazione della talassoterapia;
Affidamento dei lavori per la ristrutturazione dello stadio Mario Tedesco e la realizzazione delle altre opere del nuovo centro sportivo;
Ristrutturazione della scuola materna di via verdi;
Costruzione della nuova edilizia popolare;
Bando per il rifacimento del Viale della Libertà;
Sistemazione strade nel Fumarulo;
Sistemazione delle aree sottostanti il Santuario;
Affidamenti di progettazioni varie per es. campo sportivo, campo di basket, talassoterapia, case popolari, ecc.);
Affidamenti diretti per l’acquisto di contatori elettronici;
Affidamenti diretti per l’acquisto di piante e opere di verde pubblico;
Affidamento diretto per l’acquisto di materiali e servizi.
Un sindaco che sfiducia il C.U.C. che, tra l’altro, lui stesso ha nominato e con cui lavora a stretto contatto praticamente da 30 anni e che ha una competenza RICONOSCIUTA IN TUTTO IL COMPRENSORIO, per dare credibilità alla presente azione dovrebbe avere il coraggio di:
Revocare il decreto di nomina del C.U.C.;
Inibire l’azione dei soggetti intervenuti nella presente procedura in tutti i bandi di gara futuri;
Disporre immediatamente di dovute ispezioni per tutte le gare fatte in cui sono stati presenti gli stessi o parte dei tecnici che hanno valutato la procedura negoziata per la realizzazione del centro sportivo;
I componenti della commissione, ad eccezione dell’Arch. Parisi che lavora da poco tempo presso il comune di Praia Mare ma che sin da subito ha dimostrato il tuo ottimo livello di preparazione professionale, è composto da due validi elementi che, negli ultimi anni, hanno partecipato a quasi tutte le commissioni di gara e sembra assurdo pensare che, proprio in questo caso, abbiano cambiato la loro condotta che negli anni non ha mai dato corso a situazioni strane. Quello che non appare chiaro è perché proprio in questa circostanza e solo dopo diversi mesi dalla conclusione della gara c’è chi, pur di raggiungere un non ben definito obiettivo, trova il modo per revocare una gara pubblica, scaricando sui dipendenti comunali responsabilità che di certo non hanno. E questa cosa lascia irrisolti innumerevoli dubbi, tra cui uno su tutti è quello che mi pervade da giorni: ma da quanto tempo e perché la DIGIESSE non piace più!?”

Antonino De Lorenzo, consigliere comunale