PRAIA A MARE, mercoledì 3 marzo 2021

Egregio sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò,

sono diversi gli argomenti che, tra lettere aperte e dirette Facebook, “solleticano” una risposta, per cui cercherò di essere breve e non annoiare né lei né la stampa che acconsente cortesemente a divulgare quanto propongo, ovvero quanto porto all’attenzione di tutti, nel mio ruolo di consigliere comunale e nell’interesse dell’intera comunità praiese.

Noto, in primo luogo, che la senile maturità non ha placato il suo spirito perennemente offensivo che permea ogni sua manifestazione di pensiero. Secondo lei, sarei uno che non ha mai fatto nulla negli anni trascorsi nella sua maggioranza, che arriva sempre in ritardo, un coccodrillo, un giullare.

Sarei uno che non ha attenzione per la cosa pubblica, sarei un populista o soltanto alla ricerca di riflettori: in definitiva, uno assolutamente non degno di nota!

Eppure sono talmente tante le sue note che, se fossero messe insieme, costituirebbero una vera a propria sinfonia, sicuramente stonata e fuori luogo, proprio come il tentativo di offesa perpetrato durante la sua diretta Fb del 22 febbraio scorso, che anziché colpire una sola stimata insegnante è andato a segno contro un’intera categoria.

Mi chiedo: ma ne vale la pena? È giusto? Eppure il tema di discussione di quella diretta era importante ma, evidentemente, non quanto il suo astio nei confronti di chi la pensa diversamente da lei.

Avrebbe dovuto parlare di ospedale, dando finalmente alla popolazione dell’intero comprensorio qualche notizia confortante. Avrebbe potuto cogliere l’occasione per riaccreditarsi in qualche modo, dopo che lei stesso ha palesato i suoi tentativi di vanificare i risultati ottenuti attraverso le sentenze che lei ben conosce, o meglio, conosce soltanto quando le conviene.

Le ricordo che poco meno di tre mesi fa, in una Tv nazionale e in prima serata, dichiarava che l’ospedale era aperto e che non voleva la Chirurgia! Ma forse sapeva bene che dopo tutto questo, riaccreditarsi agli occhi di chi ha bisogno di una sanità pubblica efficiente sul territorio era missione impossibile. Per questo ha cercato di pescare nel torbido, usando l’arma che le è più congeniale: l’offesa.

Ma andiamo ai fatti. Mi chiedo come mai, pur conoscendo in anteprima la notizia della modifica della categoria del nostro ospedale, non ha assunto provvedimenti seri e concreti come ha fatto il suo omologo di Trebisacce, Franco Mundo.

Il quale, peraltro, ha informato puntualmente la propria cittadinanza, dimostrando trasparenza, autorevolezza e rispetto.

Perché non dice la verità affermando che la modifica al Dca n° 31 del 18/12/2021 si è concretizzata solo grazie alla mobilitazione dei politici appartenenti a tutti gli schieramenti, ottenuta anche grazie alla mia comunicazione video che ha registrato oltre 4.000 visualizzazioni?

Perché, nonostante la presenza di un autorevole medico nella sua Giunta, si ostina a trattare un argomento che, in maniera molto evidente, è solo pretesto per sputare veleno nei confronti di persone delle quali non ha neanche il coraggio di fare nome e cognome?

Perché, da un lato, dichiara che il nostro ospedale ha i nemici nei palazzi della Regione Calabria e, dall’altro, non accoglie la mia proposta di adire nuovamente il Consiglio di Stato per fa eseguire tempestivamente il provvedimento Sciabica?

Tra l’altro, egregio sindaco, noto con piacere che con diversi mesi di ritardo ha finalmente scoperto anche lei la delibera n° 837/2020 dell’Asp di Cosenza: avrebbe potuto leggere sui social (che, è ormai noto anche alle pietre, lei utilizza in modo distorto), la mia comunicazione del 14 dicembre 2020 e avrebbe guadagnato tempo e, soprattutto, capito quanto sono inutili i suoi squallidi tentativi di modifica del cosiddetto “Provvedimento Sciabica”.

In merito alla sua lettera aperta, ancora quale consigliere comunale, mi corre l’obbligo di segnalarle la differenza tra i concetti di “istituzione” di un ufficio Pro bonus edilizia e “l’assunzione” a tempo determinato di un tecnico.

La mia era una proposta precisa per velocizzare i procedimenti, dare risposte in tempi brevissimi, interfacciare il mondo dei tecnici e delle imprese con l’ente, creare una leva per lo sviluppo del settore edile che porterebbe con sé tutta una serie di altre economie, creare un ufficio strutturato in funzione degli indirizzi che l’amministrazione avrebbe dovuto dargli, far vivere una nuova realtà in cui la bioedilizia e la bioarchitettura fossero protagoniste.

Sminuire tutto questo affermando che la proposta arriva tardi non è un comportamento serio, atteso che l’assunzione a tempo determinato, il cui contributo è stato giustamente richiesto al Mise, è solo l’ultimo step di una programmazione seria e non il cuore e la motivazione della stessa.

In ultimo, in merito al finanziamento di 2.499.341,65 euro per opere pubbliche che ha annunciato sulla Pagina Facebook del Comune di Praia a Mare il 24 febbraio scorso le confesso che, prima ancora di gioire, quale cittadino, degli indubbi vantaggi che tale operazione avrebbe portato, ho pensato doveroso, avendo imparato a conoscere lei ed i suoi metodi, sincerarmi della sua effettività.

È così che scorrendo la graduatoria dei beneficiari del Decreto del Ministero dell’Interno del 23 febbraio 2021, allegato n°3 e dopo aver visto l’ottimo risultato di Santa Maria del Cedro, Tortora e San Nicola Arcella, non sono riuscito a trovare Praia a Mare: probabilmente il finanziamento di cui parla è a valere su un’altra norma?

Se è così attendiamo di conoscere quale sia l’ente finanziatore, la tipologia di finanziamento (fondo perduto o capitale di debito), gli estremi del decreto e la finalità delle opere (come da mia interrogazione alla Ragioneria dell’ente del 26 febbraio 2021).

Detto questo, mi sembra quantomeno scortese chiederle di tutti gli altri finanziamenti di cui parla e dei quali il comune di Praia a Mare sarebbe beneficiario: impegnerei in uno sforzo eccessivo la sua pur fervida inventiva.

Egregio sindaco, mi rendo conto di essere scomodo e fastidioso, atteso che il mio recente percorso politico sta facendo vibrare sonoramente le sue corde, ma la prego non perda la calma e risparmi la sua “grinta” per sorprenderci con opere davvero buone e non con il festival dell’offesa in diretta Facebook.

Perché, le ricordo, la violenza, anche quella verbale, è implicita ammissione di inferiorità.