Sulla mancata riapertura dell’Ospedale di Praia a Mare come sulla mancata realizzazione di un porto nella zona dell’alto Tirreno e su tutte le altre questioni aperte del nostro territorio è forse il caso di chiedersi se tutto ciò non sia stato possibile anche grazie all’assenza di una forte rappresentanza politica da parte di Scalea. Un’assenza sicuramente involontaria, perché parliamo di periodi in cui il Comune di Scalea era a guida commissariale, ma un’assenza pesantissima!
Scalea costituisce il principale punto di riferimento dell’intero comprensorio, il paese più popoloso, il punto di approdo e di riferimento dei paesi dell’entroterra, la sede dei principali servizi di zona: INPS, ASP, 118, Uffici Giudiziari, i Comandi di tutte le Forze Armate e dei Vigili del Fuoco, il Consorzio di Bonifica, le maggiori società bancarie, la più vasta ed estesa rete di attività commerciali ed alberghiere, la principale Stazione ferroviaria del comprensorio, il crocevia dei principali collegamenti coi paesi della costa e dell’entroterra.
Una rilevante tradizione politica ha fatto sì che Scalea fosse sempre all’avanguardia su diversi settori: prima sede di Scuola Superiore, primo paese ad avere la sua Villa comunale sul mare, i primi edifici pubblici moderni (il Palazzo di Giustizia (1986), il Palazzo di Città (1986), palestre ed edifici scolastici, l’aula consiliare più bella e capiente della costa), l’unico paese a dotarsi di sottopassaggi per attraversare la S.S.18 (1997), la pista ciclabile più lunga e più utilizzata della costa (1999-2001), l’unico Stadio con tribuna coperta ed il primo con campo di gioco in erba sintetica (2005), la sede dei principali servizi ASP (2006), il primo paese ad avere la piscina coperta (2008-12), il primo a dotarsi di Piano Strutturale Comunale (2010), il primo a condurre a termine una progettazione per un porto turistico (2008, poi censurata dal CdS, ma meritevole di essere ripresa), il primo ad investire sulla pedonalizzazione del centro (2008), la sede prescelta delle grandi opere di zona come l’Aviosuperficie o come l’approdo della Scalea-Mormanno.
Per quanto le vicende degli ultimi anni abbiano svilito ogni cosa, quelli appena enunciati costituiscono pur sempre dei dati di fatto importanti nel valutare le potenzialità di un paese e della sua tradizione politica, soprattutto quando le urgenze del momento impongano di raccogliere le forze e destinarle ad ulteriori lotte comuni.
Ebbene, ora che le rappresentanze politiche della Città sono ben strutturate, con schieramenti ben delineati secondo una sana e reale contrapposizione dialettica tra maggioranza ed opposizione, è il momento per Scalea di far sentire il proprio peso su tutte le questioni di competenza regionale che abbiano rilevanza per la collettività locale, e il primo banco di prova è dato dalla questione più importante: la nostra Sanità pubblica!
Ora che il tema della riapertura dell’Ospedale di Praia a Mare è tornato alla ribalta con tutta la sua emergenza, occorre che Scalea offra tutta la propria partecipazione vigile e responsabile perché la questione venga condotta a soluzioni definitive ed appaganti. È un compito inderogabile per tutti, per chi ha la guida politico-amministrativa del paese e per chiunque, in questo momento, nello stesso paese ricopra ruoli di rappresentanza politica. Stesso dicasi per la questione del Porto, sulla quale sarebbe il caso di indire subito il referendum promesso da tutte le componenti politiche del paese, per acquisire indicazioni sulle quali impegnare tutti coloro che intenderanno assumere la rappresentanza del nostro territorio in seno alla Regione Calabria, ente che avrà la parola decisiva nella designazione delle sedi portuali.
L’ideale sarebbe affrontare queste questioni con una rappresentanza cittadina unitaria e condivisa, che non esiteremmo a sostenere, ma in ogni caso ciò che conta è che ciascuno faccia il proprio dovere perché la Città di Scalea possa far sentire la propria voce in maniera incisiva su questioni fondamentali della vita collettiva e possa quantomeno impegnare, in maniera seria e stringente, i rappresentanti regionali di oggi e di domani su taluni temi di fondamentale importanza per la nostra vita e per il nostro futuro. È un dovere che la Città di Scalea ha verso sé stessa e nei confronti dei vari paesi del comprensorio che su Scalea hanno investito perché fosse forza trainante dell’intero territorio.