Se per la Cassazione non ci sono le esigenze cautelari, per il Riesame Mimmo Lucano deve stare ancora lontano da Riace. La sentenza è stata depositata poco fa al termine di una camera di consiglio durata molte ore. Dopo l’annullamento con rinvio disposto dalla Suprema Corte, infatti, il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha rigettato per la seconda volta l’istanza di revoca formulata dagli avvocati Antonio Mazzone e Andrea Daqua.

Le motivazioni del Riesame arriveranno tra 30 giorni quando si capirà perché per Mimmo Lucano resta ancora il divieto di dimoradopo che la sesta sezione della Cassazione, a inizio aprile, aveva annullato la misura restrittiva per quanto riguarda uno dei due capi di imputazione e, soprattutto, le esigenze cautelari. Pochi giorni fa, il sindaco “sospeso” è stato rinviato a giudizio nel processo “Xenia” sulla gestione dei fondi arrivati a Riace per l’accoglienza. Per molti dei capi di imputazione (associazione a delinquere, abuso d’ufficio, concussione), contestati dalla Procura di Locri, non era stata accolta la misura cautelare dal gip che aveva disposto i domiciliari per Lucano solo per favoreggiamentodell’immigrazione clandestina e per alcune irregolarità nell’appalto del servizio di raccolta dei rifiuti nel piccolo Comune della Locride.