Di Antonello Troya

Qui non si tratta di decidere se il governatore uscente Gerardo Mario Oliverio da San Giovanni in fiore si candidi o meno sotto l’egida del Partito Democratico e del Centrosinistra. Qui si tratta di decidere se il “Partito del presidente” è in grado di affrontare una lunga campagna elettorale e garantire quei voti necessari per riconfermarlo a Palazzo Campanella.

Stavolta l’arroganza dei sindaci ha superato ogni livello: ancora credono di poter gestire il pacchetto di voti nel proprio Comune a proprio piacimento. Piegarli al loro volere. E garantire così “in tal loco” un certo sostegno alla candidatura del Presidente. E perché no: fare un pensierino per una possibile candidatura regionale. Ma è solo una firma del primo cittadino calabrese che, chiamato all’ordine da Gerardo Mario, ha giocoforza dovuto dire si alla convocazione degli stati generali di Lamezia Terme per il prossimo lunedì. Timore reverenziale si chiama: hanno ubbidito, così come sono abituati a fare. Signorsì signore !

Sono sempre più convinto che sotto sotto c’è un contributo che la Regione deve distribuire ai Comuni calabresi. Ecco trovata la risposta alla “chiamata alle armi di Oliverio”: niente sostegno? Niente soldi! E la candidatura te la puoi scordare. Eh beh, anche i sindaci devono affrontare la campagna elettorale. E se ad una amministrazione patetica come quella che i nostri primi cittadini ci hanno abituato associ ultimi interventi con tanto di finanziamenti, allora ci fai anche una bella figura e te lo puoi giocare in campagna elettorale. Perché di ciò si tratta. Le ultimissime “new entry” dei sindaci del Tirreno Cosentino fanno storcere il naso a molti (soprattutto ai consiglieri regionali in carica… ecco l’ho detto), perché ad una amministrazione ordinaria in tanti speravano abbinata la nascita di figure in grado di poter rappresentare il territorio e invece solo aria fritta.

Le ambizioni non si negano a nessuno. Le velleità politiche dei nostri primi cittadini superano i confini e vanno oltre. Che ne sai se per “una botta di culo” ti ritrovi in lista alle regionali (non certo perché sei un bravo amministratore) e vieni eletto. Altrimenti rimani a fare il sindaco, a coltivare il tuo orticello, a fare i “piaceri” perché così sei abituato a vivere. Ma con Gerardo Mario che ti guarda le spalle (forse).

Si preannuncia un autunno caldo. Dove il centrosinistra finirà per sprofondare sempre di più, il centrodestra arrancare e Lega e M5s a trovare ancora un leader in grado di poter frenare la corsa di Oliverio.