Si é tenuta dagli uffici della regione Calabria la consueta diretta “Di Venerdì”, ad opera del segretario Questore Dell’assemblea regionale, Graziano Di Natale. L’agorà, seguitissima come sempre dagli utenti del Web, è iniziata con un pensiero per la città del Santo Patrono, la quale, ha azzerato i casi di positività al Covid-19. Nel ringraziare tutte le persone che hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo, Di Natale ha attenzionato i medici, i giovani e l’amministrazione comunale, per il grande impegno profuso “Un risultato conseguito nonostante la scelleratezza di una sparuta minoranza, che a lungo andare, ha dovuto cedere dinnanzi all’evidenza. Serviva una linea ferma, servivano restrizioni. Oggi il risultato è incassato grazie al sacrificio di quei mesi difficili per tutti”. La luce, in fondo al tunnel, è finalmente realtà “Ringrazio gli uffici, il dottor Marino, la dottoressa Benavoli che non hanno mai fatto mancare il supporto. Il mio pensiero più sincero va a chi non c’è più”. L’esponente politico, già consigliere provinciale, ha esortato i paolani a continuare a seguire le regole “Serve buon senso, mi appello ai giovani: divertitevi secondo coscienza. Con responsabilità. Siete il nostro futuro. Ho fiducia in voi”. L’attenzione del consigliere regionale si é focalizzata sul consiglio regionale definito senza mezzi termini “Una vergogna”

“…Dopo nove ore di attesa, questa maggioranza non ci chiede di discutere di argomenti importanti per i calabresi, ma -Prosegue Di Natale- ci chiede di formulare le commissioni per per fare i loro interessi. È un’offesa ai calabresi ed alla nostra intelligenza. Non trovano la quadra sulle poltrone. Noi (Io resto in Calabria) per questo motivo disertiamo il consiglio. Non ci prestiamo a queste dinamiche. Le commissioni servono per snellire i lavori in aula, loro le usano in maniera opposta. La Calabria -Conclude l’avvocato Paolano- è in grave difficoltà e loro pensano sempre e solo alla Poltrona. I metodi sono sempre gli stessi, adesso basta. Volete fare gli inciuci? Fateli senza di me”.