“Trovo che le sponsorizzazioni e le attività presenti con Stand a Fuscaldo durante il festival delle alici, (diventato ormai festival del pesce in generale, visto che c’era di tutto), vi sia sfuggito di mano.
Trovo assurdo che non sia stata colta l’occasione , così come accadeva in passato, di valorizzare le imprese e gli imprenditori locali..e invece si è pensato di VENDERE la ricchezza che CREA il festival e la città di Fuscaldo in se all’esterno. Solo per fare CASSA.
A parer mio si dovevano far decollare le imprese locali e le tradizioni locali attraverso la FORZA DEL FESTIVAL DELLE ALICI e invece ,abbiamo assisto al contrario..grazie a questa Forza si è dato modo a imprese esterne di farsi una propria pubblicità .
“vendendo loro” un FESTIVAL diventato GRANDE grazie al sudori dei PICCOLI. E poi gli si è girato le spalle.
Oltretutto non tenendo conto che alcuni prodotti e brand ,ricercate all’esterno “ per fare cassa” , esistono già’ nella Città’ di Fuscaldo da Attivita’ e Imprese che hanno investito tempo e denaro nel paese stesso, e che sono presenti 12 mesi all’anno… mica tre giorni?
Attività ,che con sacrifici illuminano le vie di un paese , tutto l’anno e che spesso sponsorrizzano i loro programmi estivi così come quelli invernali.
Una politica di questo genere lancia un messaggio chiaro “non investite in Fuscaldo perché tanto valorizziamo l’esterno”.
E onestamente da imprenditore che ha creato un brand FUSCALDESE stiamo pensando seriamente di guardare altrove da questa politica che si rivolta spesso a non valorizzarci.
Dove chi costruisce viene degradato e non valorizzato.
Il Mercato e’ libero, e per qualcuno è importante vendere al migliore offerente.
La morale e l’etica di una politica prettamente locale NO, non dovrebbe VENDERE il proprio Paese e le imprese locali che in passato hanno creduto in tutto questo.
Da Imprenditore , di FUSCALDO, mi sento molto offeso , deluso e molto amareggiato”. È lo sfogo di Marco Ferrara.