“Altro che Frecciargento. Dal 10 Giugno tra Sibari e Taranto non solo non ci saranno più treni, ma nemmeno autobus sostitutivi. Alla faccia delle promesse, la Sibaritide e la Calabria ionica vengono completamente isolate dal resto d’Italia per le scelte di Trenitalia. Regione e Governo guardano e tacciono. Faremo un pò di rumore per svegliarli e provare ad impedire tagli vergognosi”.

Sono le dichiarazioni di Gianluca Gallo, Consigliere regionale della Calabria e Coordinatore provinciale di Forza Italia Cosenza.

Accedendo al sitowww.trenitalia.com per consultare gli orari di treni ed autobus sostitutivi in servizio lungo la tratta Sibari-Taranto, ed eventualmente prenotare un posto, ciò risulta possibile solo fino al 9 Giugno. 

Dal giorno successivo, data di entrata in vigore del nuovo orario estivo, treni ed autobus scompaiono, eccezion fatta per un paio di corse sostitutive che risultano partire da Sibari attorno alle 3 del mattino per arrivare a Taranto circa due ore dopo. Poi più niente. «La speranza – sottolinea Gallo – è che possa trattarsi di un errore, o di una situazione temporanea. Anche per questo, per sollecitare le opportune verifiche, chiedo un tempestivo intervento da parte di Trenitalia. Il timore, però, è che si tratti di ben altro, e cioè di nuovi, gravi tagli ad una linea già colpevolmente depauperata di collegamenti». Prosegue il capogruppo della Cdl: «In questi ultimi mesi in tanti, al Governo come in Regione, si sono vantati di aver quasi ottenuto l’istituzione di una Frecciargento tra la Sibaritide e Roma. Abbiamo sostenuto quella battaglia, evidenziando tuttavia con fermezza la necessità di non nascondere, dietro l’impegno per la Freccia, l’azione di tutela di cui abbisognano il trasporto locale ed altri servizi, come la possibile reintroduzione, peraltro a costo zero, dell’Intercity notte per Milano o di navette veloci da e per l’aeroporto di Lamezia». Ad oggi, tuttavia, «si registrano solo chiacchiere e fatti zero. Anzi, all’orizzonte si prospetta l’ennesima stagione di lacrime e sangue, con la Sibaritide e la Calabria ionica isolate dal resto del mondo in piena estate, alla faccia delle migliaia di turisti che ne affollano le coste e della moltitudine di pendolari lasciati incredibilmente a piedi. Diventa a questo punto vitale un chiarimento urgente da parte della giunta regionale e del ministero delle infrastrutture e trasporti, oltre che dei parlamentari del territorio: se le segnalazioni dovessero trovare conferma, non avrebbero più alibi per giustificare se stessi e le scelte di Trenitalia».