COMUNICATO N°5

La normalizzazione del sindaco e Amministrazione Comunale

Si vuole normalizzare il paese e allivellarlo alle scelte di questa amministrazione priva di idee e progettualità, odiando gli oppositori chiunque essi siano, indicandoli alla popolazione nei modi più svariati, togliendo loro spazi di democrazia e confronto. Due gli episodi che vogliamo porre all’attenzione dei cittadini.

Il primo è il tentativo di cacciare il circolo dei pensionati, Centro sociale Immacolata Concezione, dalla nuova loro sede, ottenuta con delibera della precedente Giunta Sollazzo, che aveva provveduto a toglierli da una situazione precaria che era quella sotto il lungomare puntellato. I pensionati si sono costruiti da soli la nuova sede, nei locali dell’ex scuola elementare facendo enormi sacrifici, ma con ottimi risultati e tante idee per accogliere gli anziani, con due biliardi, una biblioteca in fase di costituzione, una cucina, una sala per il gioco delle carte, una sala per ricevimenti e accoglienza. Il Comune vuole quei locali a tutti i costi e a loro non importa che ci siano i pensionati del paese , adducendo le scuse più impensabili, l’ultima quella di accogliere la sede dell’ Inps di Scalea , che non ha intenzione di spostarsi da Scalea, alla quale comunque potrebbero ben dare altri locali come quelli dell’ex sede dei Vigili Urbani, dove invece è lì che vorrebbero trasferire i pensionati, in sale strette ed umide dove non sarebbe nemmeno possibile trasferire tutto il materiale esistente.

Il secondo episodio riguarda la sede del Dac, ideata e creata da Ernesto Caselli sindaco, trasformata in ipotetico centro giovanile, non meglio definito nella progettualità, gestito dal comune stesso. Il DAC ha una storia bellissima fatta di associazioni di Diamante che ne hanno potuto usufruire gratuitamente per decenni, organizzando presentazioni di libri, di film, di mostre d’arte d’alto livello, di convegni. Se si voleva fare un centro per i giovani si potevano trovare altri locali esistenti di proprietà del comune dove mettere un bigliardino ed una playstation. Il Dac era giusto secondo noi affidarlo ad un’associazione che continuasse il lavoro culturale fatto per venti anni di seguito.

Questi due episodi dimostrano come si voglia avvelenare il clima del paese, creando occasioni di scontro, distruggere luoghi di incontro e di confronto, creare omologazione. Tutto questo mentre il paese come abbiamo altre volte detto è al completo abbandono senza un briciolo di idee e purtroppo di speranza.

COMITATO DIFESA AMBIENTE