“Il Consiglio Regionale sulla Sanità, tenutosi ieri, non resti una sterile passerella politica in vista delle prossime consultazioni elettorali ma sia un monito per inchiodare alle proprie responsabilità chi ha il compito di governare e di amministrare con saggezza e lungimiranza anche il sistema sanitario pubblico”. Lo afferma il vicepresidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta, Graziano Di Natale, che così prosegue: “L’apertura delle strutture ospedaliere fruibili e l’assunzione di nuovo personale sanitario sono necessità ormai improrogabili in Calabria e nello specifico nella Provincia di Cosenza.
Avevamo ragione -sostiene Di Natale- quando ribadivamo, con vigore, considerata l’impellenza del momento, che le risorse economiche per l’assunzione di nuovo personale esistevano, sebbene appaia paradossale che non siano state attivate le procedure per il turnover, e per l’implemento di personale medico ed infermieristico”.
Il Segretario-Questore dell’assemblea regionale, basito dalla gestione del quadro pandemico in Calabria, continua: “Si evince qualcosa che lascia attoniti. Mi chiedo se ci sia contezza della grave crisi economica di tutte le aziende sanitarie.
Il dato dei 352 milioni di euro di debito accertati per l’Asp di Cosenza rappresenta la cartina di tornasole per spiegare le inefficienze del nostro sistema sanitario”.
Di Natale ritorna, senza polemiche, sulle azioni da intraprendere nell’immediato:
“Occorre essere consequenziali rispetto a quanto affermato nell’assemblea dei Calabresi, alla presenza anche del commissario Longo. Ecco perché -conclude l’esponente politico- attendiamo che siano realizzate le cose dette in Consiglio, soprattutto, l’apertura delle strutture ospedaliere e l’assunzione di nuovo personale per potenziare anche i servizi territoriali. Dal canto mio resterò vigile senza far venire meno il mio impegno. Bisogna tutelare i Calabresi ed investire nuovamente nella sanità pubblica”.