Di Maria Grazia Cianciulli

Sì è concluso oggi, presso il centro Agripaestum di Capaccio (SA) il convegno organizzato dalla Fondazione Angelo Vassallo. La giornata di confronto ha visto la presenza di relatori provenienti dalle principali regioni meridionali che hanno approfondito il tema: “Sud, ripartire dai territori‘. Sono intervenuti: Domenico Quaranta sindaco di San Pietro al Tanagro, Dario Vassallo Presidente della fondazione intitolata al fratello Angelo Sindaco di Pollica trucidato dalla camorra, Franco Bartolomei, Michele Ragosta, Michele Abbaticchio, Maria Grazia Cianciulli, Michele Cammarano, Francesco Castiello, Manuel Chiappetta, Alfredo Ferraioli, Gianni Speranza, Gerardo Spira, Carmine Cocozza.

Il dibattito è stato brillantemente moderato dalla giornalista del Mattino Barbara Landi che ha messo in evidenza il forte impegno di tutti i relatori per la valorizzazione dei territori ed il contrasto alle massomafie. Al termine dell’intensa giornata, Dario Vassallo ha ricevuto la sconcertante notizia della proposta dem di aprire una Commissione d’ inchiesta sulla morte del fratello Angelo Vassallo sindaco pescatore. Dario ha definito tale proposta ‘tardiva e ridicola’ in quanto, secondo le sue dichiarazioni a caldo ad ADNKRONOS, non serve un’inchiesta bensì un’indagine politica. Inoltre sulla vicenda ha già indagato il Comitato dell’Antimafia nella scorsa legislatura. Un disegno di legge per chiedere l’istituzione di una ‘Commissione parlamentare di inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo parrebbe del tutto intempestivo. Il provvedimento, sulla linea di altri già avanzati in precedenti legislature, è stato, infatti, in questi giorni, ripresentato alla Camera dal deputato Piero De Luca (Pd). Ricordiamo che Angelo Vassallo era il sindaco “pescatore” di Pollica (Salerno) ucciso il 5 settembre 2010 in circostanze ancora non chiarite. A 12 anni dal delitto, solo nei mesi scorsi è arrivata una svolta nelle indagini con nove persone indagate dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno, a vario titolo, per i reati di omicidio e di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L’ipotesi alla base delle indagini è che l’allora primo cittadino di Pollica, che era esponente del Pd, sia stato ucciso per impedire che denunciasse un traffico di droga di cui era giunto a conoscenza e che avveniva nel porto di Acciaroli, frazione del comune di Pollica e rinomata località turistica del Cilento. Sulla proposta dem di una Commissione di inchiesta sul caso, Dario Vassallo, fratello di Angelo e presidente della Fondazione intitolata al sindaco pescatore, commenta all’Adnkronos: “Mi sembra che siano arrivati in ritardo di 12 anni dall’uccisione di Angelo, ma per il Pd è la normalità arrivare sempre in ritardo. Forse il Pd dovrebbe fare quello che io ho chiesto dodici anni fa cioè una Commissione con un’indagine politica sull’uccisione di Angelo Vassallo; mi sembra ridicolo – spiega – che si possa chiedere una Commissione di inchiesta quando già sul caso ha fatto una relazione il Comitato della Commissione Antimafia, coordinato nella scorsa legislatura dal deputato M5s Luca Migliorino”. Dario Vassallo è da tempo critico con il partito democratico e lo scorso anno scrisse anche una lettera al segretario Enrico Letta accusando il Pd di non aver “mosso un dito per cercare la verità” sull’omicidio di Angelo “salvo poche eccezioni e pochi uomini di buona volontà”.