Un gesto vile, del quale vi abbiamo raccontato al seguente link
Continuano a susseguirsi gli attestati di solidarietà della politica cetrarese e delle associazioni locali. Non manca, qualche stoccata al sindaco Angelo Aita. La giunta aveva annunciato l’installazione delle telecamere sul suolo comunale, ma ad oggi nulla di questo é stato fatto. Ermanno Cennamo, pungola il primo cittadino, dopo aver portato la propria solidarietà ai proprietari dell’attività commerciale “Quello che è successo a Gianni ed ai suoi ragazzi è un fatto molto grave. Ora più che mai occorre che l’amministrazione comunale dia risposte immediate sull’installazione delle telecamere nella nostra città. Bisogna agire senza chiacchiere, creando spazi per i giovani e con una visione lungimirante che non può più attendere. Ai giovani imprenditori la mia totale vicinanza e solidarietà”. Anche i Giovani Democratici hanno commentato la triste vicenda “Ci uniamo al coro di solidarietà e vicinanza per il terribile gesto perpetrato ai danni di tre giovani concittadini. Ignoti questa notte hanno pensato bene di distruggere il forno del nuovo locale in Loc. San Giacomo. Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine e non chiediamo nulla a questa amministrazione comunale disattenta ai reali bisogni della città. Altro che grande bellezza e visioni, c’è bisogno di correre speditamente alle urne”.
L’associazione Cetraro Attiva ha espresso la propria indignazione, bacchettando anche il sindaco Aita, sempre sulla mancata installazione delle telecamere “Non è concepibile né tanto meno accettabile che atti di simile viltà possano essere perpetrati liberamente a danno di volenterosi ( ed anche coraggiosi) lavoratori che, inseguendo un sogno, si mettono in gioco e decidono di investire, anche in questo periodo post pandemico, nella amata Cetraro, portando lustro a questo paese che può solo trarre beneficio dell’esperienza e della bravura di questi maestri della pizza, come Gianni Tufano Francesco Occhiuzzi e Marco Piazza.
Tre grandi pizzaioli, tre padri di famiglia e, prima ancora, tre giovani intraprendenti, due figli della nostra terra ed il terzo che l’ha scelta per amore e che amandola ha scelto di restare.
Eppure la viltà non può e non deve attribuirsi solo agli autori materiali di questo ignobile gesto, che va condannato fermamente e che vanno assicurati alla giustizia.
C’è un responsabile ancor più importante,come autore morale, perché poteva, DOVEVA fare ed è rimasto inerme.
Il comune di Cetraro ha il dovere di tutelare i suoi abitanti e ancor più gli operatori di ogni singolo settore.
Da svariati mesi, come già abbiamo denunciato, l’amministrazione ha ottenuto dei fondi finalizzati alla realizzazione di sistemi di videosorveglianza.
Che fine hanno fatto?
Dove sono finiti quei soldi?
Il gravissimo danno arrecato allo “081” poteva essere evitato se le telecamere del sistema di videosorveglianza fossero state installate e rese funzionanti in punti strategici del paese?
Non si punti il dito ergendosi dal pulpito a mo’ di giudicante imparziale e senza peccato.
È arrivato il momento di assumersi ciascuno le proprie responsabilità.
Il comune di Cetraro si faccia carica nei confronti di questi imprenditori affinché possano ripartire come è giusto che sia.
E soprattutto l’amministrazione renda conto a tutta la cittadinanza del perché delle gravose mancanze”.
L’indignazione è tanta, Cetraro sta condannando gli autori di una simile vigliaccata.