In politica, da inflessibile ed irreprensibile oppositore, a presidente del consiglio comunale, il passo è breve. Più breve di un salto, più breve di un presunto accordo, più breve di un post facebook trito e ritrito.

Tutto questo sembra saperlo bene, Carmine Quercia, elemento giá in passato menzionato per essere il delfino di Giuseppe Aieta, deus ex machina della politica cetrarese, consigliere regionale, in odore di ricandidatura dopo esser stato presidente della commissione bilancio della regione Calabria.

D’altro canto, a Cetraro, la stabilitá della giunta di Aita è pari alla credibilitá politica di personaggi quali Nicola Adamo, ed ecco allora, che il colpaccio è protratto, fatto.

Con dodici voti a favore, su sedici consiglieri presenti, è stato eletto ieri sera il nuovo presidente del Consiglio comunale di Cetraro.

Carmine Quercia, oltre che uomo fidato di AIETA è consigliere comunale (di minoranza fino ad una settimana fa) e dirigente del Partito Democratico, che nella passata legislatura aveva già ricoperto il ruolo di assessore.

Un pedigree di tutto rispetto, nonostante la giovane etá.

Quercia ha spesso criticato la giunta socialista di Aita, attaccandolo, quale paladino dei giovani democratici cetraresi e dei Dem. Sono memori dichiarazioni del tipo “Cetraro sta morendo” ma oggi diventa, magicamente, presidente del consiglio comunale guidato dal sindaco che ha sempre attaccato da oppositore.

Probabilmente qualcosa ci sfugge, qualcuno ci parlerá di programmi, piuttosto che di poltrone ed accordi in vista delle regionali e delle prossima comunali, ma tant’è per farvi capire bene, di che stiamo parlando?

Sta di fatto che, la proposta avanzata, nei mesi scorsi, dal sindaco, Angelo Aita, di attribuire la carica della massima assise consiliare a un esponente delle minoranze, con l’idea di dare corso a una fase nuova della politica cittadina, attraverso un ruolo propositivo e dialogante delle varie componenti consiliari, ha destato stupore, sospetti e veleni.

Stando a delle indiscrezioni, tra i dodici votanti a favore di Quercia, qualcuno avrebbe alzato la mano solo per paura di essere epurato dai banchi della maggioranza, non gradendo affatto l’avvicendamento, proposto dal sindaco che starebbe cercando di non far affondare la sua di nave.

Adesso il centrosinistra cetrarese ha gettato la maschera. Sull’Asse PD-Socialisti si può costruire il nuovo accordo per le prossime comunali, senza dimenticare di passare dalle regionali.

Contenti loro……