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BELVEDERE MARITTIMO- Sembra accentuarsi notevolmente la crisi di maggioranza in seno – o appena iniziata – al comune di Belvedere Marittimo. Non è ancora dato sapere se si tratti solo ed esclusivamente di un gioco-forza portato avanti dal gruppo “Belvedere Futura”, composto da Filippo Perrone, Eugenio Greco e Giovanni Martucci, per ottenere maggiore visibilità politica, o se, da qui a breve, si aprirà una vera e propria spaccatura nel gruppo del sindaco Cascini, che si regge sulle posizioni al momento salde di Marco Carrozzino, Francesca Impieri e può contare sul sostegno anche dell’assessore Sansoni e dei consiglieri comunali Renda e Cannataro.

I malumori ci sono.

Filippo Perrone, capogruppo di Futura, in un’intervista a Radio Digiesse, ospite dell’amico Martino Ciano, ha alzato i toni, inasprendoli volutamente, quasi a lanciare un vero e proprio allarme. Una mossa da politico navigato, che fa da seguito alle cariche rimesse in mano al primo cittadino. Dure le accuse rivolte proprio al sindaco Cascini. “Una visione ed una gestione verticistica della cosa pubblica” ha tuonato Perrone, proseguendo: “Non tutto è andato bene nei primi dodici mesi”. E se Perrone ci mette la faccia, verosimilmente a nome anche degli altri due colleghi consiglieri che certamente non lo lasciano da solo, l’assessore Greco resta in silenzio, limitandosi alle comunicazioni di servizio, tra l’altro anticipate dalla stampa locale.

Zitto anche Giovanni Martucci, che resta presidente del consiglio ma ha rimesso al sindaco la delega al bilancio.

Pungolato a più riprese da Impegno Comune sull’innalzamento delle tasse e dei tributi, finora non ha espresso parola sulle proprie scelte politiche. Lascia una delega pesante, quella al bilancio, in un comune in dissesto, le cui casse comunali sono profondamente in deficit.

Non commenta nanche il primo cittadino che non ha risposto alla sortita offensiva di Futura, che chiede maggiore spazio e condivisione nelle scelte, ed avverte: “Greco resta in giunta per nostra scelta, fino a quando ci sono le condizioni”. Che si tratti di un vero e proprio ultimatum? Non è dato sapere. Certamente tra i casciniani l’aria si sta facendo più pesante. Il termometro politico è simile a quello meteorologico. Caldo, e rischia di divenire bollente. Una situazione analoga a quella vissuta sempre dal sindaco con i vecchi compagni Spinelli, Carrozzino e Scoglio. Mal di pancia tramutatisi poi nella sfiducia. Sarebbe la sua seconda consecutiva. Faccia gli scongiuri lo stimato dottore.