Una rete tra i comuni più piccoli del comprensorio nepetino per sfruttare al meglio, insieme, le risorse offerte dai bandi regionali e soprattutto europei. La proposta è stata lanciata dal sindaco di San Pietro in Amantea, Gioacchino Lorelli, così da comprendere quale possa essere l’orientamento in materia degli altri primi cittadini.
«Le attività svolte in tanti anni di consiliatura – spiega Lorelli – hanno creato i presupposti per dare forma e sostanza ad un vero e proprio modello San Pietro. Il quesito dal quale tale azione ha avuto origine è chiaro e diretto: perché un piccolo comune non può pensare in grande? Perché un piccolo comune non può intercettare finanziamenti per migliorarne l’appeal in ambito sociale e turistico. Le risposte non sono mancate: la riorganizzazione della macchina comunale ha consentito di creare un gruppo di lavoro quanto mai coeso, capace di intercettare negli anni oltre 6 milioni di euro di fondi, restituendo alla collettività non solo strutture e infrastrutture, ma una speranza di un futuro più certo. Da piazza IV Novembre, centro geografico della cittadina, si aprono non solo itinerari densi di storia e natura, ma anche eventi culturali ed iniziative gastronomiche, musicali e sportive, che sostengono la conoscenza che il territorio offre, compatibilmente con le esigenze di bilancio. L’insieme di queste realtà contribuiscono a diffondere un’identità culturale forte e radicata. La collaborazione sinergica tra enti, duratura e non improvvisata per rispondere ad un dato avviso pubblico, può essere una risposta chiara e definita. Gli esempi non mancano, ma occorre incentivare tale propensione con regolamenti ad hoc, superando campanili che agiscono come limiti alle opportunità. In tal senso, nelle prossime settimane incontrerò i sindaci del Basso Tirreno cosentino per dare forma e sostanza ad un coordinamento specializzato sulla partecipazione ai bandi pubblici regionali, nazionali ed europei».