Riceviamo e pubblichiamo

L’ultima falla dell’amministrazione Pizzino si chiama Idrico 2013 e riguarda un milione di euro di bollette mandate ai cittadini per l’anno 2013.
Solo due giorni fa il sindaco Pizzino si diceva orgoglioso del bilancio e dell’ufficio tributi, ma nulla spiegava ai cittadini di quello che è successo con un intero ruolo, appunto l’idrico 2013, inviato oltre i termini di prescrizione: in sostanza le bollette dell’anno 2013 per i consumi e la quota fissa del servizio idrico che dovevano essere inviate entro il 31/12/2018, sono state inviate tutte oltre il termine della fine dell’anno.
Ciò significa che la notifica non produce effetto per i cittadini che possono sentirsi legittimati a non pagare e a produrre apposita istanza di annullamento all’ente, senza che il comune possa più recuperare questi tributi non pagati.
Infatti quella che fa fede per la validità della notifica non è la data in cui è stato confezionato l’atto ma quella in cui le Poste hanno consegnato l’avviso ai cittadini, e non è corretto da parte dell’ufficio tributi, cosa che pare sia anche avvenuta, dare informazioni difformi.
Nel corso dell’ultimo consiglio abbiamo sollevato la presente questione e il sindaco, come gli viene naturale, ha scaricato le colpe da un lato all’OSL che ovviamente è responsabile del recupero dei tributi per gli anni precedenti il dissesto, e dall’altro lato ha esplicitamente attribuito le colpe di questo ennesimo disastro alle Poste Italiane.
Secondo il sindaco l’errore e i ritardi sarebbero “colpa” delle Poste alle quali l’OSL ha affidato il servizio di stampa, imbustamento, recapito e rendicontazione di ben 7386 avvisi di pagamento.
E per questo servizio l’OSL ha riconosciuto alle Poste un compenso di circa 35.000 euro, mentre verosimilmente non entrerà granchè del milione di euro chiesto ai cittadini per un pagamento ormai prescritto.
Di chi sono le responsabilità?
Il sindaco dovrebbe, rappresentando l’Ente ed i suoi interessi, agire per rintracciare le relative responsabilità appunto per questo che potrebbe essere un notevole danno erariale, oltre che un ulteriore contenzioso del Comune, e comunque un ennesimo disastro al quale si somma tempo e lavoro buttati al vento, per un comune che già si trova senza risorse né umane né finanziarie.
Complimenti al risanatore Pizzino che si è assunto evidentemente un impegno molto più grande di lui.

 

M5s di Amantea