Amantea alloggi popolari, il dramma di tante famiglie senza casa mentre l’ente non destina al settore la giusta attenzione. Il comune da 4 lunghi anni non ha ancora messo in atto azioni efficaci per porre rimedio alla drammaticità di questi eventi, ora molte famiglie hanno ricevuto lo sfratto e non sanno dove andare.

La casa è il luogo che custodisce i rapporti con i propri familiari, è il luogo dove si dorme al riparo dalle intemperie, il luogo dove si condivide il cibo con i propri familiari, il luogo che ci consente di leggere, di studiare, di curarci, il luogo attraverso il quale “abitiamo” la città e curiamo i rapporti con parenti ed amici.

Il problema oggi non si sarebbe neppure posto se solo il Comune di Amantea avesse assegnato gli alloggi popolari di cui la famiglia Ripa-Infante ed altre famiglie sono destinatarie. Nel 2016, dopo regolare bando, l’ente aveva reso pubblica la graduatoria e Marco insieme a tante altre famiglie avevano già pensato a come sistemare tutte le loro cose.

La comunità amanteana ha tra i suoi beni comuni circa 5 alloggi popolari disponibili e vari alloggi confiscati. Nel loro insieme questi beni e risorse costituiscono concretamente una risposta reale al dramma della perdita della casa e dei diversi disagi abitativi. Ma questa risposta, pur essendo disponibile non viene data ormai da 4 anni.

Tante le mancate promesse…
Ogni volta dicevano che basterà attendere solo qualche settimana e invece passano i mesi e poi gli anni, e Marco e i suoi continuano ad attendere, ma i conti da far quadrare con i pochi soldi a disposizione sono difficili. Marco Infante ha diverse patologie che lo affliggono dalla nascita, affronta la sua vita con un sorriso e ha tanti sogni nel cassetto. Ma a causa di ritardi e promesse mancate, questo sogno rischia di svanire.
La Mamma Elena le prova tutte, si presenta a un consiglio comunale, chiede di essere ascoltata, dice che suo figlio sta male, ma poi è lei che viene portata via in ambulanza dopo un malore.

Ma non c’è niente da fare.
Nonostante i vari post e articoli di giornali dove si è raccontato e spiegato con le lacrime a gli occhi il dramma di queste famiglie, nessuno ha cercato di aiutare i nostri concittadini.

Stasera vorrei lanciare un grido unico, insieme a voi affinché le istituzioni diano priorità all’emergenza abitativa in cui si trovano le persone maggiormente bisognose.

Le famiglie sono disposte a versare un contributo a titolo di canone di locazione, in base alle loro possibilità di reddito ma non possono e non devono finire in mezzo ad una strada.

Simone Vairo 29/ 12/2020