Giunge da Acquappesa, dal basso tirreno cosentino, una bella storia all’insegna della solidarietá, condita da non poche polemiche e da qualche inesattezza di troppo o qualsiviglia “fake news”.

Uno dei protagonisti di questa vicenda é Guglielmo giovane del posto, molto legato al suo cane.

Guglielmo é uno spirito libero, non esente da alcune colpe, che sta tentando di integrarsi in una comunitá che non gli ha mai voltato, nonostante tutto, le spalle.

L’alloggio popolare nel quale Guglielmo domiciliava da anni era divenuto inagibile.

Le mura domestiche erano pericolose per la sua stessa incolumitá.

Le soluzioni temporanee paventate dal sindaco (Trovate in breve tempo) non piacevano il giovane senzatetto poiché non. Gli consentivano di poter dormire con il suo amato cane.

Il neo sindaco Tripicchio, ha decretato in “maniera bonaria” l’allontanamento di Guglielmo dall’edificio, mostrando rispetto della legge e buonsenso.

Amore per l’amico a quattro zampe diventa un serio problema.

Guglielmo, nonostante i solleciti e l’inpegno della giunta nel trovargli una sistemazione per la notte, rifiuta ogni soluzione che non gli consenta di dormire con il cane, che sarebbe stato custodito in un pezzo di terra a qualche centinaia di metri da lui.

“Preferisco dormire per strada piuttosto che senza il mio amico” Ha piú volte affermato, anche in presenza dei Carabinieri.

Da qui, da questa frase, é partita una campagna denigratoria nei confronti del sindaco Tripicchio e della giunta accusata di lasciare per strada Guglielmo e di favorire l’abbandono degli animali.

Accuse ingiuste, nei confronti di un sindaco che in poche ore aveva trovato diverse soluzioni, contattando Don Giacomo e le associazioni di volontariato. Chi avrebbe messo a disposizioni i locali non voleva il cane, dunque che colpa ne aveva il Tripicchio?

Semmai il primo cittadino, ha avuto il merito e la perseveranza di continuare a cercare senza fermarsi.

Grazie al prezioso contributo del parroco locale, é stato localizzato un immobile per una soluzione a lungo termine, di proprietá proprio di alcuni parenti di Guglielmo. Dovranno essere effettuati dei lavori.

In attesa che questi vengano ultimati, Guglielmo ha dormito in una stanza, al chiuso, insieme al suo cane.

La soluzione, é solo temporanea. Guglielmo a lavori ultimati avrá di nuovo un tetto sotto cui vivere nei locali concessigli dai parenti.

La vicenda si é chiusa in un lieto fine momentaneo. Molto dipenderá dalla volontá del ragazzo e dalla sua disponibilitá.

Il sindaco ed il parroco hanno fatto il loro, mettendo in campo tanta pazienza, tanto buon senso e tanta solidarietá verso un concittadino meno abbiente.

I momenti di tensioni ci sono stati, ma sembrano essere alle spalle.

Lo stesso Guglielmo, sta manifestando sui social tutto il tuo entusiasmo per la soluzione ottemprata.