DIAMANTE- «𝗔𝗰𝗾𝘂𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗼𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗮 𝗗𝗶𝗮𝗺𝗮𝗻𝘁𝗲: 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮’ 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗰𝗲𝗿𝘁𝗲𝘇𝘇𝗮.In data 𝟬𝟳.𝟬𝟰.𝟮𝟬𝟮𝟱, è stata emessa dal Sindaco l’ordinanza n. 9/2025, con cui veniva disposta la 𝘀𝗼𝘀𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗶 𝗽𝗼𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗼 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲, 𝗮𝗱 𝗲𝘀𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗖𝗶𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗲 𝗟𝗼𝗰𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮’ 𝗩𝗮𝗰𝗰𝘂𝘁𝗮.
Successivamente, l’𝟭𝟭.𝟬𝟰.𝟮𝟬𝟮𝟱, un ulteriore avviso dell’amministrazione annunciava di aver ricevuto in quella stessa giornata i risultati delle analisi effettuate dal laboratorio privato incaricato dal Comune, sui campioni prelevati in data 𝟬𝟴.𝟬𝟰.𝟮𝟬𝟮𝟱.E qui inizia la zona d’ombra.Le analisi, che ad oggi non sono mai state pubblicate, avrebbero riguardato campioni prelevati sia dal punto in cui era emersa la non conformità dell’acqua, sia dall’uscita del serbatoio “Cucco”. Risultato? L’acqua sarebbe di eccellente qualità, ma per revocare l’ordinanza “si attende l’esito delle contro analisi dell’ASP di Cosenza”.Oggi siamo al 24 aprile. Sono passati ben 18 giorni. E tutto tace.Allora è lecito chiedersi:È stata sollecitata l’ASP per ottenere con urgenza l’esito delle contro analisi?Perché questa inspiegabile attesa, quando si parla di un bene essenziale come l’acqua? La cittadinanza è stata adeguatamente informata? Sono stati avvisati i turisti e i proprietari di seconde case, specialmente in vista della Pasqua appena trascorsa? Le fontanelle pubbliche sono state chiuse per precauzione o sono stati messi semplici fogli di carta che vietano l’uso dell’acqua?E guardando al futuro immediato: Cosa si intende fare in vista dei ponti del 25 aprile e del 1° maggio?.Come si pensa di accogliere i turisti in una località in cui l’acqua è (ufficialmente) non potabile, senza spiegazioni chiare e trasparenti?La salute pubblica non può aspettare. La trasparenza non può essere rimandata. I cittadini e i visitatori meritano rispetto e chiarezza e risposte immediate». È quanto rende noto Pino Pascale, consigliere comunale di minoranza.