Riceviamo e Pubblichiamo

“Gentile redazione, vi seguo sempre, e vi chiedo di dare spazio al mio pensiero, che potrebbe essere quello di tanti concittadini.

Chi vi scrive è appunto un cittadino di Belvedere, di quasi 50 anni, che ha seguito le elezioni comunali apparentamente poiin disparte, ma con occhio critico e vigile.

A Belvedere Marittimo, come sapete, ha vinto Don Vincenzo Cascini.

Anzi, ha stravinto, stracciando Barbara Ferro e Renato Cipolla.

Il tutto era giá annunciato.

Cascini e qualche ex granatiano si sono giocati Vincenzino Spinelli, hanno fatto tutto con scaltrezza, piazzando pedine e trappole ( pare che il sindaco abbia supportato personalmente Francesca Impieri ) ed ora gli equilibri interni sono un rebus, anche se un’idea sulla giunta futura la ho, e ve la racconto nel prossimo “Episodio”

Cascini è un signore, un persona squisita. Un galantuomo.

Politicamente ha vinto perché ha i voti, ma Non ha neanche iniziato, che giá non convince.

Parliamoci chiaramente, Cascini non conosce i Belvederesi, non sa nulla dei problemi del popolo, semplicemente perchè lui stesso non è espressione del popolo, ma del potere politico, della clinica e dei compagni che hanno sostenuto Granata e sono adesso con lui.

L’emblema di questo distaccamento tra il primo cittadino e la cittá è palese, ed oggi piú che mai, ne ho avuto la prova.

Cascini festeggia ancora ed incontra gli elettori, alle ore 20:00.

É giá passata una settimana dalla vittoria festeggiata con lo spumante, ma la voglia di festeggiare é cosí tanta, da far scendere nuovamente il neo sindaco in piazza.

Un tentativo anche per farlo state tra la gente. Un’operazione simpatia, un “Grazie” alla cittá che sa tanto di prima repubblica italiana.

Probabilmente stasera assisteremo a qualche comizio, ascolteremo musica, mangeremo panini e pizzette, dato che si vocifera che ci sia un rinfresco per la cittá.

Una festa, dunque, da far rabbrividire Cetto La Qualunque, mentre la cittá vive nel degrado.

A riguardo vi allego quanto scrive la dott. Adriana Sabato

“Non solo il centro storico, è tutta la cittadina in stato di forte degrado”. Diversi cittadini protestano per lo stato di abbandono in cui versa la cittadina di Belvedere Marittimo non riferito certamente al solo Centro storico: ad incominciare da Piazza Grossi, spiega un signore anziano che indica il palazzo in stato di incuria, incompleto nella sua edificazione da anni, vero e proprio “monumento alla bruttezza e all’indecenza”. 

Che dire poi dell’incrocio al bivio di Portosalvo: è sotto gli occhi di tutti l’inesistenza di qualsivoglia forma di manutenzione e pulizia dalle erbacce, una mancanza che danneggia sia gli abitanti che gli esercenti commerciali.
Sulle reti sociali i commenti non mancano: il bivio che porta verso la Stazione ferroviaria scendendo da via Fiorillo, ad esempio, diventa un pericolo per chiunque lo percorra sia in auto che a piedi a causa dell’invadenza delle erbacce tanto alte da impedire la visuale. E’ di pochi giorni orsono la denuncia videofilmata di un cittadino residente:

E chi più ne ha più ne metta. Insomma Belvedere richiede un’attenzione che è mancata nel corso di un periodo lungo, troppo lungo da essere ancora sopportato”

I problemi ci sono, risolverli non richiede chissá quale grande mossa politica.

Non c’é molto da ragionare, ma solo da fare e alla svelta.

Quindi, in conclusione, caro sindaco, mangiati il panino e la pizzetta, festeggia pure insieme ai tuoi elettori, ai finti amici e ai lecchini, ma per il bene nostro mettiti al lavoro insieme alla tua giunta.

Noi non abbiamo nulla da festeggiare, abbiamo solo da sperare che le promesse fatte diventino realtá nei cinque anni.

Io auguro buon lavoro al sindaco, puó non convincermi al momento “a pelle” ma ha cinque anni per farmi cambiare idea. Alla vostra redazione, gente libera e seria, chiedo di vigilare e scrivere. La stampa deve fare il suo”

(Lettera firmata)