“Gli ultimi eventi nefasti che hanno colpito la città di Scalea, l’incendio doloso del Lido da Pietro e la feroce aggressione, filmata in pieno centro, di alcuni adolescenti contro una sola vittima, destano sdegno, generano allarme e paura, ed impongono scelte decise da parte della politica. Lo abbiamo detto anche in occasione di eventi passati, primo tra tutti la sparatoria registrata in piena estate nell’area delle fiere: la politica deve assumere il controllo della sicurezza pubblica, e deve farlo con ciò che le compete: i controlli preventivi. Purtroppo, anche sotto questo aspetto, l’amministrazione Perrotta non riesce ad andare oltre la superficie e non riesce ad essere per nulla concreta. Purtroppo non riusciamo ancora ad avere il nostro sistema di VIDEOSORVEGLIANZA, mentre tantissimi Comuni vicini, anche interni e meno esposti ai problemi della sicurezza, ne sono dotati da tempo, e mettono in condizione la stessa Polizia Locale di poter controllare più agevolmente il territorio. Ricorderete come il primo progetto bocciato di questa amministrazione fu per la videosorveglianza, rispetto ad un bando che ha assegnato notevoli fondi a tanti altri Comuni. Allora si disse che era un peccato di inesperienza, ma dopo tre anni siamo ancora allo stesso punto, ovvero al proposito di partecipare la prossima volta con maggiori fondi, e la cosa ora è inaccettabile. A prescindere dalla capacità di ottenere fondi da enti sovracomunali, ciò che davvero non si capisce è come si possa subordinare la dotazione dei tale fondamentale strumento di controllo alla burocrazia dei bandi e dei finanziamenti, quando la situazione imporrebbe di adottare qualsiasi soluzione, finanche l’autofinanziamento, trattandosi della fondamentale questione della sicurezza pubblica in un territorio che subisce in maniera evidente il problema. C’è poi il problema del RAFFORZAMENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE, soprattutto nei mesi estivi, rispetto al quale invochiamo da tempo azioni più decise e che, invece, continua a rimanere un discorso mai concluso. Ora che, a seguito degli eventi recenti, il Prefetto ha aumentato l’indice di pericolosità del nostro territorio, e pare ci sia anche la volontà di istituire da queste parti una nuova SEDE DELLA QUESTURA, Scalea deve battersi per avere questo presidio nel proprio territorio. Gli eventi recenti confermano che Scalea è il paese più esposto sotto il profilo della pubblica sicurezza. Scalea è il centro più popoloso dell’Altro Tirreno, quello più affollato nei mesi estivi, quello dotato del maggior numero di attività commerciali e balneari, il punto di riferimento di tanti centri interni e confinanti, e tutto questo le rende inevitabilmente il centro più esposto ai problemi di pubblica sicurezza, rispetto ai quali non possono bastare interventi provenienti da altrove e a fatto compiuto. La pubblica sicurezza è soprattutto un problema di controllo, che si esercita stando sul posto e presidiando il territorio. Per le stesse ragioni è il momento di dare impulso decisivo alla costruzione della nuova CASERMA DEI CARABINIERI. Se ne parla da anni, si promette e ripromette, sappiamo tutti che la nuova struttura faciliterebbe anche il rafforzamento dell’organico, ma continuiamo a rimanere inspiegabilmente fermi. Stesso discorso, da noi sostenuto da sempre e con forza, è la RIAPERTURA DEL NOSTRO TRIBUNALE, fondamentale presidio di legalità, problema rispetto al quale, di fronte alle recenti aperture della politica nazionale, bisogna organizzarsi in maniera politicamente valida, raccogliendo supporti sul territorio e stabilendo validi rapporti politici con il Ministero competente. E, ci auguriamo, il discorso non venga svilito in questioni di disponibilità degli immobili o nell’inaccettabile alternativa tra l’una e l’altra cosa da ospitare nel vecchio palazzo di Giustizia secondo la logica del “chi prima arriva, prima alloggia”, perché per queste cose gli immobili si devono trovare e si trovano, e se proprio non ci sono di costruiscono, con i tanti mezzi a disposizione della finanza pubblica, dai finanziamenti esterni ai project financing, fino all’autofinanziamento, se serve. Su queste questioni il gruppo Per Scalea è stato e continuerà ad essere fermo e severo nel giudizio, perché si tratta di aspetto fondamentale della vita pubblica, sul quale non sono ammesse debolezze”. Lo afferma il gruppo consiliare “Per Scalea”.