Sequestrati beni per 4 milioni al rappresentante legale di uno studio radiologico privato di Siderno, accusato dei reati di falso ideologico e truffa aggravata ai danni dello Stato. Risultano iscritti negli registro degli indagati altre 12 persone tra le quali il referente dell’Advisor contabile (società incaricata dal 2009 della ricognizione dei debiti pregressi del comparto sanitario), i funzionari Asp componenti il gruppo di lavoro appositamente costituito per la gestione dei ritardi nei pagamenti fino al 2012, e i responsabili protempore dei competenti Uffici dell’Asp.

Le accuse della Finanza

Secondo l’impianto accusatorio, l’accordo tra gli indagati prevedeva il pagamento complessivo di 7.974.219 euro, di cui 5,8 milioni per sorte capitale, 2milioni per interessi di mora e 98.138 euro per spese legali. Lo studio radiologico privato, quindi, aveva presentato una serie di fatture.

Dopo due anni di indagini, la Guardia di Finanza ha accertato il doppio pagamento effettuato dall’Ente a favore della società, delle stesse, identiche fatture già liquidate in precedenza, per un ammontar ine complessivamente di circa 4 milioni di euro, di cui 3 milioni di capitale e uno a titolo di interessi.

Truffa posta in essere, tra l’altro, mediante una serie di false dichiarazioni del rappresentante legale dello studio privato all’atto della stipula della transazione che aveva attestato di non aver mai ricevuto le somme, neanche parzialmente, e che le stesse non erano mai state oggetto né di cessioni di credito né di assegnazione a istituti di credito. Il doppio pagamento, secondo i finanzieri, sarebbe avvenuto in completa assenza dei dovuti controlli e riscontri contabili aziendali da parte dell’Asp reggina.