blitz della Dda di Reggio e della polizia che ha fatto luce sugli interessi della cosca Libri, denominato “Libro nero” ha messo definitivamente kappaò tutta la politica calabrese: dal centrosinistra al centrodestra senza distinzione di colore. Tra i politici arrestati ci sono il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Nicolò, in carcere ed il capogruppo al Consiglio Regionale del PD Sebi Romeo, finito ai domiciliari. Tra gli indagati con gravi indizi di colpevolezza ma a piede libero spicca il nome dell’ex assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi.

Nicolò è ritenuto il referente politico delle cosche Libri e De Stefano-Tegano, mentre Romeo avrebbe promesso a una maresciallo della Finanza di assumere una persona in un’impresa in cambio di informazioni coperte da segreto istruttorio relative a indagini in corso presso la Procura di Reggio Calabria. Demetrio Naccari è invece accusato di concorso esterno in associazione mafiosa per aver ricevuto in precedenti competizioni elettorali (Comunali e Regionali) voti raccolti da rappresentanti delle cosche della ‘ndrangheta. Voti in cambio di favori: appalti e assunzioni.

I NOMI DEGLI ALTRI INDAGATI. Piovono nuove accuse, inoltre, anche per l’ex senatore ed ex assessore regionale Antonino Caridi. C’è infatti anche il suo nome nell’elenco degli arrestati. Con lui finiscono in carcere anche: Giuseppe Libri, Rosa Libri, Saverio Pellicanò, Gianpaolo Sarica, Giuseppe Serranò, Giuseppe La Porta, Demetrio Berna ex assessore comunale e il fratello Francesco Berna (attuale presidente dell’Ance Calabria), Stefano Sartiano, Alessandro Nicolò, Antonio Zindato. Ai domiciliari pure un avvocato, Giuseppe Putortì oltre al consigliere regionale Sebastiano Romeo, al maresciallo della Finanza Francesco Romeo, Giuseppe Demetrio Tortorella e Concetto Laganà.

Fonte Iacchitè.blog