Avevano legami con la ‘Ndrangheta e la Sacra Corona Unita alcuni degli appartamenti al sodalizio criminale con base a Montespaccato sgominato dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’Operazione Re Mida. Una vera e propria consorteria criminale in possesso di un vero e proprio arsenale da guerra. Diciotto gli arresti, con il blitz scattato alle prime luci del’alba nel Lazio ed in Calabria.

Coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia capitolina, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno smantellato uno strutturato sodalizio radicato nel quartiere di Montespaccato, capeggiatosecondo le Fiamme Gialle, da Costantino Sgambati, 42 anni, personaggio emergente nel panorama criminale romano, collegato a esponenti di note consorterie di stampo mafioso, rispetto alle quali era divenuto un importante canale di distribuzione di droga e già in carcere con una pena di 16 anni da scontare.

In tale contesto sono emerse, tra l’altro, relazioni intessute dal protagonista della vicenda con esponenti della cosca “Bellocco” di Rosarno (Reggio Calabria), come dichiarato da due collaboratori di giustizia, e con un pregiudicato di 51 anni, di origini
brindisine, vicino al clan “Coluccia”, articolazione territoriale della Sacra Corona Unita egemone in provincia di Lecce.

Nel corso delle indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, le Fiamme Gialle hanno tratto in arresto 7 soggetti, tra corrieri e fiancheggiatori, e sequestrato, complessivamente, oltre 100 kg di cocaina, circa 143 kg di hashish, un laboratorio clandestino, ed un vero e proprio “arsenale” in cui hanno rinvenuto 20 armi da fuoco, 6 kg di esplosivo e 5 detonatori.

(Iacchitè)