E’ stata la vittima a chiamare la polizia, stanca e dolorante  per le botte ricevute. In manette , con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, è finito un 41enne  residente nell’ex area urbana di Corigliano, l’uomo già noto alle forze dell’ordine.

Una brutta storia ricostruita dagli agenti che hanno ritrovato la  giovane donna impaurita e ferita,  la quale con coraggio ha denunciato.  Di nascosto dal marito, infatti,  la moglie,  era riuscita ad inviare alla madre delle richieste d’aiuto tramite la figlia minore una bambina  di soli sei anni  che  consegnava alla nonna i “pizzini” in cui la donna chiedeva di essere liberata dalla condizione di segregazione e violenza a cui veniva sottoposta da diverso tempo.

Nell’abitazione dei coniugi i poliziotti  hanno ritrovato    un bastone, occultato dietro ad un mobile indicato dalla bambina.

I soprusi, secondo il racconto di mamma e figlia, si sarebbero protratti per  oltre dieci anni.

Negli ultimi mesi, con la sottoposizione agli arresti domiciliari del coniuge, gli atti di violenza si sarebbero intensificati, costringendo la vittima a non uscire da casa e, in tali frangenti, le veniva impedito perfino l’utilizzo del computer per la didattica a distanza della piccola.

Accompagnata al Pronto Soccorso alla vittima sono state riscontrate  escoriazioni e traumi al viso, al collo ed agli arti con una prognosi di giorni quindici.

L’uomo è stato portato nel carcere di Castrovillari