“Sono appena uscita dalla caserma dei Carabinieri. Ho presentato un esposto perché un anonimo ha mandato una lettera intimidatoria alla responsabile dell’Ufficio personale del Comune.

L’ignoto autore si è firmato come amico della stessa responsabile, ha scritto di rispettarne presunti amici, non meglio precisati, e le ha “consigliato” di annullare un atto pubblico. Già, “consigliato”.

Questo probabilmente perché sta creando fastidio l’azione amministrativa della giunta in carica e della maggioranza che la sostiene, tesa in primo luogo alla salvaguardia dei beni comuni e all’eliminazione di privilegi privati a danno della comunità.

Questi tentativi di condizionare l’autonomia e la libertà degli uffici vanno stroncati sul nascere. Perciò ho subito denunciato il fatto alla magistratura. Non bisogna lasciare neppure un millimetro a chi preferisce tali mezzi a quelli consentiti dalle leggi e dall’ordinamento.

San Giovanni in Fiore non è la città degli amici né degli amici degli amici. Qui tutti gli eletti respingono la cultura e la mentalità mafiosa. Sono vicina alla responsabile dell’Ufficio personale, che difendo con tutta me stessa. I dipendenti del Comune di San Giovanni in Fiore sono separati dalla politica e operano nel rispetto della legge e dei ruoli stabiliti dalle norme.

Nessuno si azzardi a calpestare la legalità e ad imporre il proprio codice personale nella gestione degli uffici comunali”. Lo afferma il sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro.