ISOLA CAPO RIZZUTO Un rigagnolo che scarica a mare un fiume di veleni. Nella più assoluta indifferenza delle istituzioni, da anni il torrente Acquavrara scarica a mare, attraversando la spiaggia “Grande” di Le Castella, un’enorme quantità di veleni.
Questo succede in piena Area marina protetta e non è un’invenzione giornalistica, perché la presenza dei veleni in quel tratto di mare viene puntualmente certificata da Goletta Verde. Anche quest’anno, in piena estate, Goletta verde ha assegnato a quel pezzo di mare il bollino nero per la presenza, in quantità superiore alla norma, di veleni. Goletta verde certifica la presenza di colibatteri fecali, ma a Le Castella c’è altro visto che dal rigagnolo, che in alcuni momenti diventa un fiume arrivano a mare tutti i veleni che vengono utilizzati per la produzione agricola nella zona a monte del borgo. Il rigagnolo diventa fiume nel periodo in cui i produttori agricoli irrigano i campi.

La foto scattata oggi evidenzia lo scarico in mare di acque marroni. I residenti lamentano anche il cattivo odore

L’acqua utilizzata finisce nell’alveo della fiumarella e il tutto va a finire a mare; servirebbero analisi approfondite per capire se il liquido trascini con sé anche i prodotti impiegati nella produzione agricola. Una situazione nota che si trascina da anni senza che ci si impegni per risolvere il problema. Qualche anno fa, al tempo della gestione Loiero, la questione era stata affrontata dalla Regione Calabria. Era stata prospettata una soluzione che prevedeva la costruzione di un invaso di raccolta a monte.
Poi tutto è finito nel dimenticatoio, come spesso succede in Calabria. Gli unici ad essere seriamente preoccupati della situazione sono i cittadini di Le Castella, gran parte dei quali vivono di attività legate al turismo, stanchi e preoccupati di vedere bambini giocare immersi nelle acque della fiumarella e di vedere a rischio le proprie attività. D’estate sono in molti, specialmente i bambini, che giocano con le acque del torrente che attraversa la spiaggia “Grande”.
Ci sono giorni in cui in questo tratto di mare è molto difficile distinguere l’acqua marina dalla schiuma. I castellesi sono stanchi e preoccupati e ieri si sono riuniti in assemblea per decidere il da farsi. Gli argomenti trattati sono stati diversi: problema Acquavrara, autonomia comunale, situazione di degrado ambientale in tutto il territorio comunale, inefficienza della commissione prefettizia che governa il Comune. Sono state fatte una serie di proposte per sollevare i problemi e l’assemblea si è aggiornata a martedì prossimo con il proposito di decidere le iniziative da mettere in atto per trovare le soluzioni.

Fonte Gaetano Megna
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