COMUNICATO N.29
LA SVENDITA E IL SACCO DI CIRELLA
APRITE GLI OCCHI

Quello che sta per piombare su Cirella attraverso delibere approvate e da approvare da parte dell’Amministrazione Comunale è davvero terribile e riportano la nostra bella cittadina ai tempi del sacco dei pirati di Dragut. Le approvazioni in arrivo riguardano privatizzazioni di territori e spiagge inserite sia nel PCS, ( piano spiaggia approvato con l’aiuto dell’assessore “autosospesa” Amoroso, e rientrata all’ultimo momento per evitare il commissariamento di tale “piano spiaggia” , peraltro non valido in quanto anche il sindaco non poteva essere presente per un parente della moglie proprietario di un Lido sul lungomare in via Glauco) e sia nella variante richiesta sul Piano regolatore dove diversi cittadini hanno chiesto cambi di destinazione d’uso dei propri terreni. Molte di queste richieste di cittadini sono legittime e giuste e vanno approvate, ma spulciando fra le varie domande ci sono cementificazioni da bloccare e riguardano terreni di Cirella.
Nel Piano comunale di spiaggia abbiamo già evidenziato nel nostro documento di osservazioni, che pezzi interi di spiagge e territori rischiano di finire in mani private. Dal campo sportivo di Cirella, che rischia di finire in mani private, alla caletta sotto l’Hotel Aci, ad altre spiagge che prima erano libere ed ora si trovano con concessioni, o spiagge fintamente con concessionari ma non utilizzate ma comunque private e tolte alla cittadinanza.

Ma quello più grave avverrà con le modifiche richieste al Piano regolatore ancora non portato in Consiglio comunale per l’approvazione. Dalle domande presentate da diversi cittadini apprendiamo cose mostruose che dimostrano come Cirella venga considerata al pari di una colonia sulla quale speculare e dare in pasto a speculatori. Uno di questi terreni è in contrada Pietrarossa a confine con Diamante e qui si vorrebbe aprire una struttura alberghiera a pochi metri dalla ferrovia e a pochi metri dalla statale a ridosso di una curva. Un terreno conteso da un vicino condominio del quale ha già sfruttato ampiamente la volumetria rendendo inedificabile tale terreno. Ma tant’è, ci si prova sempre ! Altrimenti perché si vota ? L’altro terreno riguarda la collina di fronte al cimitero di Cirella. Qui si richiede l’abolizione della fascia di rispetto cimiteriale, fissato a 150 metri , dalla parte della strada che sale ai ruderi da ridurre a 50 mt. La stessa operazione si fece a Diamante qualche anno fa e si ridusse la fascia di rispetto a 50 mt, nonostante vari divieti non solo cimiteriali ma anche fascia di rispetto di un serbatoio dell’acquedotto. Tutto questo per permettere speculazioni di ogni genere oggi sotto gli occhi di tutti. Oggi, grazie a questa delibera di riduzione dell’area cimiteriale , il nostro cimitero non può avere allargamenti, e i cittadini poveri che non si sono potuti permettere l’acquisto di un terreno per costruirvi tombe di famiglia, pagano questa scellerata scelta. Proprio in questi giorni con un’ordinanza ad hoc, il Comune ha richiesto la restituzione di tali loculi , eliminando le concessioni già date e pagate ( la requisizione del loculo viene ripagato con il 20% su quanto già versato, un furto legalizzato !) . La motivazione ? perché non c’è più spazio per costruire né alveari né tombe private. E grazie, avete fatto costruire ville con vista sulle tombe !!!! Ora la stessa operazione si vuole fare a Cirella. Il cimitero una volta appartenente ai soli cirellesi da diversi anni è stato “invaso” da diamantesi, ma adesso sicuramente bisognerà emigrare verso altri cimiteri se questa sciagura verrà approvata. Rimane in sospeso l’ex edificio scolastico delle suore venduto ad un costruttore e che vorrebbe trasformarlo in un albergo con annessa spiaggia privata. Altro bene che verrà tolto ai cirellesi. E’ tutto questo il collante che tiene unita la variegata amministrazione, fatta di interessi privati e vecchie cambiali che adesso vanno pagate. La spaccatura celata sulla questione porto, è ancora irrisolta, ma sicuramente distribuendo cemento a destra ed a manca potrà risolversi. Ai posteri l’ardua sentenza.

COMITATO DIFESA AMBIENTE
4 marzo 2021